Prende il via la prossima settimana la campagna di promozione collettiva a favore dell’uva da tavola italiana, che vedrà l’adesione di migliaia di punti vendita delle principali catene della grande distribuzione, nonché dei negozi specializzati e di “prossimità”, con il supporto degli operatori grossisti dei mercati agroalimentari.
I produttori interessati partecipano applicando un disciplinare contenente parametri qualitativi condivisi in sede interprofessionale che costituirà uno standard superiore di fornitura per i grappoli da esporre alla vendita nell'ambito di questa iniziativa promozionale.
L’intera filiera, in questo modo, partecipa mettendo al centro proprio il prodotto, comunicando le sue caratteristiche direttamente al consumatore, rinnovando il messaggio che lega il sapore alla salute. La campagna si svolgerà nei numerosi punti vendita che aderiscono all'iniziativa con l’utilizzo di un poster informativo che illustra le principali tipologie dell’uva da tavola italiana, evidenziandone le caratteristiche peculiari e l’alta qualità che quest’anno, anche a fronte di una riduzione quantitativa del 25%, si esprimerà a livelli di eccellenza organolettica.
Ortofrutta Italia: “Un messaggio forte al consumatore”
“Con questa iniziativa vogliamo dare un segnale importante a tutto il comparto dell'uva da tavola – dichiara il coordinatore del comitato di prodotto uva da tavola di Ortofrutta Italia, Donato Fanelli – dimostrando che quando le parti dialogano in modo costruttivo ci sono i risultati e quindi grazie alla collaborazione tra mondo della produzione, del commercio e della distribuzione si può veicolare in modo efficace un messaggio forte verso i consumatori, affinché preferiscano e consumino prodotti nazionali d’eccellenza e di stagione”.
“Questa iniziativa interprofessionale, come peraltro le altre undici previste per la stagione 2020 del progetto annuale di Ortofrutta italia – dichiara il presidente dell’organizzazione interprofessionale Nazario Battelli – oltre ad avere una connotazione di pubblica utilità, favorisce la tenuta e lo sviluppo di una produzione molto importante per l’economia agricola nazionale e del sud Italia in particolare. Le produzioni italiane di uva da tavola, infatti, si concentrano in due grandi poli di produzione, Puglia e Sicilia, che rappresentano più del 90% della superficie agricola dedicata a questa coltura e che, insieme, consolidano normalmente poco meno di un milione di tonnellate di produzione annua”.
“Lo sforzo dell’intera filiera italiana per un continuo miglioramento qualitativo è utile e necessario anche per la consistente quota di export (oltre il 50%) che questo comparto esprime – conclude Battelli – e che va assolutamente strutturata ed implementata con l’apertura di nuovi mercati a fronte di una crescente concorrenza internazionale”.