Focus del mese

08 luglio 2024

Uva da tavola, voce ai player

1144

Giovedì scorso a Rutigliano (Bari), per il Fruitnet Grape Congress c'erano tutti, o quasi, i più importanti operatori del comparto dell'uva da tavola. Con loro, a margine dei lavori, myfruit ha parlato di stagione produttiva, campagna commerciale e futuro del comparto. Ecco cosa ci hanno detto.

La campagna in Sicilia e Puglia

Massimiliano Del Core, presidente della Cut - Commissione Uva da tavola, ha commentato così l'avvio della stagione in Puglia e Sicilia: "La stagione siciliana, già in atto, qualitativamente è buona, e percipita bene sia dai produttori che sul mercato. A causa delle temperature volatili, sulle varietà precoci si misura circa il 25% in meno, perché l'allegagione non è stata grintosa come in altre stagioni. Sulle varietà medio-tardive, invece, si nota un po' di anticipo proprio per le temperature e una buona produzione, sia per omogeneità alla pianta, sia dal punto di vista qualitativo". 

"Sul fronte dei mercati - ha aggiunto - ci auguriamo che questo possa avere riscontro positivo. Come sempre, nella prima parte della stagione i consumi sono timidi ma con inizio luglio si spera che l'uva sostituisca via via alcune referenze primaverili, incrementando i consumi".


"Distinguiamo mercato interno e export - ha continuato - perche la sensazione è che, in particolare la Germania e il mercato anglosassone, siano ancora un po' trattenuti nei consumi per il minore potere acquisto rispetto a stagioni passate. Il mercato interno soffre, invece, per la stagionalità. L'uva infatti adesso non percepita come prodotto di stagione, un po' di più al nord forse, un po' di più nelle località turistiche, ma nelle zone di produzione l'uva viene consumata da ferragosto in poi".

"il mercato italiano inizia bene con i grossisiti, ma per aumentare i volumi bisogna aspettare che la Gdo entri nella partita. Le attese sono positive, perché il clima ci sta aiutando, anche se troppo siccitoso sia in Sciilia che in Puglia. Serve più acqua, purché arrivi gradualmente. Per fortuna in Puglia gli approvvigionamenti con i pozzi e l'irrigazione a goccia permettono di gestire meglio la risorsa idrica. Un percorso di innovazione e sostenibilità che arriverà anche in Sicilia".

Le aziende pugliesi

"Siamo ai primi stacchi su alcune varietà - ha detto a myfruit.it Anna Giacovelli, business development manager della omonima azienda di Locorotondo (Bari) - Pare ci sia meno produzione in generale, ma c'è qualità. Vedremo nel corso dei mesi come si evolverà, con la gestione delle nuove varietà, dei primi raccolti di alcune varietà. Si spera bene".



"Ci sono catene con cui lavoriamo che volevano inziare addirittura qualche settimana prima ma la nostra filosofia è dare elevata qualità. Quindi - ha aggiunto - se c'è da aspettare, bisogna aspettare, non ha senso tagliare l'uva quando ha 13 gradi Brix e sa solo di verdure. Rispettiamo la natura e soprattutto il consumatore, che se non è soddisfatto non torna ad acquistare. Al momento questo è il panorama, c'è interesse da tutti i fronti e vedremo come prosegue".

Alessandro Nisi, commerciale della Di Palma Food (Conversano, Bari), ha fatto per myfruit.it il punto sulla stagione: "Sicuramente sarà una stagione vivace, con prezzi interessanti per la produzione, anche per via dei quanitativi bassi alla pianta. Ci sarà da confrontarsi con l'estero nella parte iniziale della stagione, anche se non c'è fretta di vendere il prodotto italiano". 



"L'anticipo nella produzione riserverà grandi sorprese sul medio tardivo, quando avremo scarsità di prodotto sia in Italia che all'estero. Sia lato produzione che lato vendite. I prezzi alti non daranno ritimi veloci alle vendite ma potrebbero ridistribuire il prodotto fino a ottobre". 

Per quanto riguarda l'uva Vittoria, poi, "l'annata è più regolare nei quantitiativi alla pianta, e c'è molto entusiasmo per il numero di impianti sempre più ridotto. Diciamo che è tornato entusiasmo per l'uva con i semi".

In Sicilia... 

Ecco quindi la fotografia scattata da Salvatore Novello della Novello & c. di Mazzarrone (Catania). "La stagione partita con qualche settimana di anticipo, come l'anno scorso, ma a maggio e a giugno 2023 pioveva e questo ha rallentato la maturazione. Quindi, se l'anno scorso la stagione è partita a rilento, quest'anno è partita subito e anche con un buco su quella finestra di mercato perché l'emisfero sud ha finito prima".


"Si è creato interesse, anche perché la qualità era ottima anche in serra, anche sulle precocissime perché praticamente non abbiamo avuto l'inverno, basti dire che a gennaio avevamo 28-30 gradi in serra", ricorda Novello.

"Il vuoto su mercato lo abbiamo sfruttato bene - ha proseguito - Ora ci troviamo molto avanti, abbiamo fatto volumi doppi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Fortunatamente c'è prodotto in più, più uva Vittoria (che era coperta) e c'è stata continuità, Se avessimo avuto i volumi dell'anno scorso ora saremmo senza uva. Questo buco si potrebbe creare anche più avanti, tra Vittoria e Italia. Manca parecchia Vittoria e siamo avanti con le raccolte, appena matura stacchiamo".

"Il mercato - ha osservato Novello - è stato altalenante, ha subito il nostro andamento di raccolta. Quando abbiamo raccolto con qualche grado in meno, ha subito rallentato la domanda. Domanda che, appena arrivava uva più soddisfacente, riprendeva subito. Insomma, una partenza buona".

"Anche Red Globe presenta meno grappoli ma più generosi e belli rispetto all'anno scorso. Stagione sana, senza malattie, l'unica paura riguarda il meteo che potrebbe rovinarci l'annata. Più volumi, è vero, ma 10-15 giorni in più di consumi, e consumi lineari senza calo, fanno prospettare sarà una buona campagna. Quest'anno anche l'uva Italia è eccezionale - Bell'acino, grappoli ben formati e uniformi, grossi, e ci aspettiamo anche i gradi Brix visto che non piove dall'anno scorso!".

Forte interesse per l'Italia

Isabella Palumbo, referente vendite uva da tavola del gruppo Salvi Unacoa, ha descritto una "campagna impegnativa ma abbiamo prodotto di qualità, per condizioni meteo favorevoli, molto buona, e c'è l'interesse di tutte le catene europee. Avremo sicuramente un calo fisiologico a fine luglio-agosto dovuto alle vacanze soprattutto in Germania, ma avremo anche settembre e ottobre importanti per volumi e qualità se non ci saranno soprese a livello climatico". 

"Di certo - ha ribadito - vediamo un forte interesse per Italia, anche per le catene filo-spagnole che stanno ritornando sull'Italia, molto probabilmente per ridurre rischio. E' vero che l'Italia ha subito una invesrione di tendenza, con una maggiore disponibilità di uva sededless e di uve brevettate rispetto al passato e questo ci sta aiutando".

"Un trend dunque molto positivo per italia che ci auguriamo accolgano tutti gli operatori italiani per potersi affermare sui mercati europei e internazionali", ha chiosato.

E i breeder?

Annamaria Fanelli di Bloom Fresh (nella foto con Marcos Felici) ha riassunto così il focus aziendale: "In questo momento Bloom Fresh sta focalizzando l'attività sullo sviluppo delle varietà Red revolution, a polpa rossa, con l'attenzione a un prodotto che il consumatore acquisterà per il maggiore numero di antociani presenti nella polpa. Avere uva da tavola senza semi con polpa rossa è un progetto ambizioso ma Bloom ha già una selezione in atto di 6 varietà in Italia nel 2025 che saranno osservate per fertilità, testing e colore".

Altra linea di ricerca, le varietà resistenti a oidio e peronospora. "Anche in questo caso - ha raccontato Fanelli - c'è già selezione presente in Italia, che entrerà in fase commerciale nel 2025. In particolare una varietà rossa molto precoce, resistente alla peronospora. Senza dimenticare la varietà Cotton, disponibili nel pacchetto genetico di Bloom che rappresenta un'altra fetta di mercato interessante. Il pacchetto comprende Candy Snacks, la rossa precocissima, che si sta raccogliendo ora, con bacca non molto grande ma sapore incredibile, che sta suscitando molto interesse".



Dunque: rosse, resistenti e Candy le tre direzioni su cui Bloom sta investendo.

"Dalla nascita di Bloom abbiamo registrato uno sviluppo commerciale importante in Italia e, in particolare, in Sicilia, dove l'interesse è altissimo, seppure con il grande problema della siccità in questo momento e la mancanza della conoscenza agronomica delle uve seedless. Ma le aziende accolgono il nostro know-how e Bloom ritiene di poterci investire. In ritardo ma oggi i siciliani sono pronti al cambiamento".  

Carlo Lingua, managing partner di Avi, così a myfruit: "La stagione è iniziata è già da un mese in Sicilia con Arra Sugar Drop ed è positiva perché la varietà sta riscontrando un successo importante per via delle sue caratteristiche e qualità: croccante, dolce, buona, piacevole e i consumi stanno crescendo in modo notevole. Per molti questa potrebbe essere la sostituta ideale della varietà Vittoria e noi come Avi siamo molto soddisfatti".

Prospettive di mercato? "Il filo conduttore dei prossimi anni è quello della qualità organolettica e gustativa e della croccantezza e le carattristiche ormai fondamentali su tutte le specie e tutte le varietà. La gente comprerà e mangerà uva se  sarà un prodotto di qualità che dia soddisfazione. Non si possono comprare frutti che non sono buoni. Responsabilità che si condivide con la Gdo e con tutta la filiera. Senza dimenticare i gravi problemi dei costi e della manodopera che mettono in difficoltà un po' tutto il comparto".



E ancora: "Tra le uve Arra, riteniamo avranno grosso successo tra i produttori alcune rosse, due in particolare che ormai cominciamo a sviluppare commercialmente Arra Honey Pop (Arra 33) e Arra Yum!Bo (Arra 34).  Sempre tra le rosse, avremo quattro varietà che saranno di grande successo, già sperimentate e tra breve in commercializzazione, medie e tardive. In particolare, Arra Cherry Crush (Ard 36) che riteniamo potrebbe sostituire la Crimson con un valore produttivo elevato e un gusto straordinario. Una nera precoce che si comincia a piantare adesso. Queste le varietà 2.0 ma stiamo lavorando sulle 3.0 principalmente aromatiche, pazzesche".

Ed ecco anche l'analisi per myfruit.it di Michele Melillo di Sun World: "Ruby Rush è sicuramente la varietà di riferimento per il mercato precoce delle rosse seedless. Le qualità gustative ci sono, dal punto di vista produttivo conferrma una grossa solidità, cioè riesce a essere consistente in diversi ambienti e in differenti sedi produttive. Caratteristica molto importante per affermarsi sul mercato. Anche perché permette una finestra di raccolta ampia e resiste bene sulla pianta, e si può calendarizzare anche per 3-4 settimane per programmi ampi".


"Applause è una opportunità da gestire bene perché, rispetto ad Autumn Crisp, è una varietà con maggiore capacità di ingrossamento e gusto più pronunciato. Due caratteristiche che rappresentano una forte attrattiva per il consumatore. Dal punto di vista produttivo, non è una varietà che si puo estendere su un mercato ampio come Autumn Crisp ma anche questa potrebbe essere una opportunità per riuscire a collocarla su un livello più alto. Per questo è brandizzata come specialty, con posizionamento sopra lo standard".


(Foto di Thomas Drahorad, NCX Drahorad)

Potrebbe interessarti anche