L’uva fragola, detta anche uva americana, venne introdotta come portinnesto alla fine del 19esimo secolo in Piemonte per combattere il problema della Filossera, che stava distruggendo i vitigni europei. In seguito, gli agricoltori si resero conto che il frutto prodotto aveva un sapore gradevole, con un caratteristico aroma di fragola. La produzione è continuata poi a livello hobbistico, senza rilevanti innovazioni fino a qualche anno fa, quando alcune aziende agricole hanno ammodernato le lavorazioni.
È quindi con queste premesse che si è costituito il “Consorzio di tutela e valorizzazione dell’Uva Fragola”, le cui finalità principali sono fare divulgazione e ricerca in modo che il prodotto sia conosciuto sempre più anche al di fuori delle aree di produzione e si condividano le esperienze di campo al fine di ottimizzare tutti gli aspetti della coltivazione.
Uno dei primi risultati dei miglioramenti già in atto è stato la possibilità di aumentare la finestra commerciale; la fornitura inizia infatti a metà agosto per continuare fino ad inizio ottobre e c'è anche disponibilità di prodotto biologico.
Altra iniziativa per valorizzare l’uva fragola piemontese è stata, da parte della azienda F.lli Castellino, la creazione del marchio Lady Froly. Nei primi cinque anni di commercializzazione l’azienda ha introdotto la referenza presso importanti catene della Distribuzione organizzata, nazionali ed estere. Il brand Lady Froly, che si atterrà agli standard qualitativi stabiliti dal Consorzio, vuole essere lo strumento per consolidare e sviluppare la presenza commerciale dell’uva fragola piemontese, frutto dalle peculiari caratteristiche organolettiche
Fonte: Consorzio di tutela Uva Fragola Piemonte