“Grazie alle condizioni climatiche favorevoli quest’anno abbiamo un ottimo prodotto – esordisce Giacomo Suglia, presidente di Apeo (Associazione produttori esportatori ortofrutticoli) – I quantitativi sono in media con quelli dello scorso anno. Sulle piante ci sono più grappoli, ma dobbiamo fare i conti con i nuovi impianti. In ogni caso il bilancio è positivo”.
L’uva Vittoria lascia il posto alle seedless
“Per tutto il mese di agosto avremo uva Vittoria – aggiunge – Ma la disponibilità si riduce di anno in anno. I vecchi vigneti vengono convertiti con le varietà apirene, ce lo chiede il mercato estero, ma anche quello domestico”.
No alle speculazioni
A impensierire il presidente è però la situazione politica ed economica mondiale. “In questo momento mi preoccupa solo l’incertezza diffusa a livello globale, siamo in un momento molto delicato – spiega Suglia – L’aumento dei costi è a mio avviso una speculazione e poi mi preoccupano le barriere fitosanitarie. Abbiamo tolto i dazi per essere più liberi, ma infondo siamo condizionati”. Suglia pone l’attenzione sulla reciprocità degli scambi: “L’Italia è il produttore più attento agli aspetti ambientali ed etici – sottolinea – Eppure non possiamo esportare i nostri prodotti ovunque. E’assurdo che la Cina possa inviarci qualsiasi cosa e invece noi dobbiamo aspettare i protocolli”.
Un appello alla Gdo
“In questo contesto – conclude il presidente – Mi sento di dover fare un appello alla Gdo italiana ed europea. Invito tutte le insegne a prediligere il prodotto italiano, ad aiutarci a valorizzarlo. Le promozioni danneggiano la filiera produttiva e non cambiano la vita al consumatore, il quale, sempre più attento alla qualità, dovrebbe a mio avviso essere agevolato e indirizzato a scegliere un prodotto dall'alto valore come è quello made in Italy”.