"Il fatto che i consumatori subiscano senza saperlo le loro stesse preferenze è per me semplicemente deplorevole". Questa la prima riflessione di Inga Detleffsen, nel suo editoriale su Fruchthandel Magazin, che poi continua: "Quando viaggio in altri Paesi, una visita al supermercato è d'obbligo. L'uva, in particolare, è molto apprezzata durante i miei sopralluoghi, perché spesso il suo sapore è migliore vicino alle zone di coltivazione, che vicino a casa".
E, Detleffsen ha scoperto che le sue preferenze in fatto di gusto sono tutt'altro che soggettive: “Ai tedeschi piace di più l'uva quando è verde piuttosto che gialla”, le ha spiegato di recente un produttore pugliese.
Da un lato, è meglio se l'uva non è ancora completamente matura e gialla durante il trasporto ma, dall'altro lato, il commercio rifiuta (o potrebbe rifiutare) la merce se gli acini sono “troppo gialli” o se presentano macchie di zucchero. Macchie che in Germania costituiscono un difetto, mentre in Italia o in Francia sono indice di dolcezza e giusto grado di maturazione.
I consumatori, poi, assocerebbero gli acini giallastri a un prodotto vecchio, non più fresco, e per questo motivo non comprerebbero l'uva.
Ed ecco il motivo dello stupore della giornalista tedesca: "Capisco che nessuno voglia rischiare di ritrovarsi con bancali pieni di uva in apparenza troppo matura, e che questo sia un modo per ottimizzare la filiera. Ma il fatto che il consumatore alla fine senza saperlo sia penalizzato a causa della sua disinformazione è per me semplicemente deprecabile".
Non è una semplice “questione di gusti”, se il rinnovamento varietale si concentra chiaramente sulla dolcezza insieme alla conservabilità e al periodo di raccolta, che in alcuni casi sembra venire prima del sapore.
La maturazione è la carta vincente. Cosa fare, dunque?
In primo luogo, per Detleffsen questo significa che "ora visito più spesso altri punti di vendita per testare l'uva, in modo da poterne trarre vantaggio (o assaggiarla) anche da questo lato del Brennero, e in secondo luogo, che informo chi mi circonda di queste scoperte. Perché è ovvio che non tutti i punti di vendita possano disporre di personale che presenti agli acquirenti uve mature e no, e che i consumatori probabilmente non hanno il tempo o il coraggio di farlo".
Fonte: Fruchthandel
