12 ottobre 2023

Uvella: la prima uvetta tutta italiana

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Tanta uva, zero uvetta. In Italia. Nel paese del panettone l’uva passa che lo guarnisce arriva dalla Turchia o dall’Australia. Almeno fino a questa stagione quando, finalmente, entra sul mercato un prodotto italiano: Uvella. Prodotta in una località nota per l’uva da tavola: Mazzarrone, in Sicilia.

Un’innovazione rispetto alla tradizione perchè si ottiene da varietà senza semi lavorate dall’azienda Co.Ra. In prima fila l’imprenditore Rosario Raniolo, discendente di una famiglia che da generazioni produce uva da tavola, che spiega a myfruit.it l’origine dell’idea di impresa. “Nata tre anni fa da una scommessa con un pasticcere siciliano che non trovava uva passa italiana. Tutto il prodotto in commercio è  infatti turco o australiano. Siamo riusciti a tagliare il traguardo dell’uvetta nazionale e ottenere così un panettone 100% italiano“.

Alla base l’uva senza semi

Rosario spiega la scelta della materia prima di Uvella: “Siamo produttori di uva da tavola da generazioni e licenziatari di diversi brevetti di uve senza semi. L’uvetta tradizionale siciliana era ottenuta da uva con i semi, ma non è buona per la pasticceria perchè si sente il semino“. La tradizione sotto il segno dell’innovazione: “Prima di arrivare sul mercato abbiamo sviluppato dei test nei lievitati come il panettone e ha funzionato. Si sono ottenuti risultati eccellenti”.

Un summer festival per la promozione

Ottenuto il prodotto c’è da costruire il mercato. “Il 10 settembre scorso abbiamo partecipato al Panettone Summer Festival a Mazzarrone con la partecipazione di tutti i migliori pasticceri come Sal De Riso campione mondiale 2021 nella produzione del panettone”.

Rosario Raniolo con Claudio Gatti, presidente dell’Accademia del lievito madre e del panettone italiano

 

Una manifestazione promossa dalla Cooperativa sociale Somnium del presidente Carmelo Aristia, Confapi Sicilia e  Regione Sicilia dove finalmente si è visto il panettone tutto italiano grazie ad Uvella. “Ha vinto la Nuova Dolceria di Ferla a Siracusa con il nostro prodotto – spiega Rosario – Ha partecipato al festival Claudio Gatti, presidente dell’Accademia del lievito madre e del panettone italiano, che si è innamorato del prodotto e siamo così diventati partner nel campionato mondiale del panettone a squadre”.

Al campionato mondiale del panettone

Dalla Sicilia a Verona dove anche grazie  al networking di Confapi Sicilia l’azienda è  protagonista al mondiale del panettone artigianale organizzato dall’Accademia italiana maestri lievitati, in collaborazione con Italian Gourmet, fino al 14 ottobre. Una vetrina mondiale dove si sfidano, nei laboratori veronesi del gruppo Polin, le nazionali di Argentina, Francia, Germania, Giappone, Italia, Polonia, Spagna e Taiwan. Gran finale il 14 ottobre a HostMilano, all’interno degli spazi della fiera milanese.

Si vende anche all’estero

La partecipazione all’evento di Milano ha permesso di farsi anche conoscere anche all’estero. “Uvella viene richiesta da Spagna, Polonia, Germania e buona domanda dal Veneto“. Il gusto siciliano ha conquistato i pasticceri. Le parole di presidente Confapi Sicilia Dhebora Mirabelli sono state di buon auspicio: “Il prodotto è oggi sul mercato dopo quattro anni di ricerca della nostra azienda associata Co.Ra in collaborazione con il Saaf (Dipartimento scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Palermo). Sono certa che da questo importante appuntamento l’azienda saprà trarne i giusti riconoscimenti e relazioni per la conclusione di importanti contratti di fornitura”.

Per l’Italia il maestro dei lievitati Claudio Gatti, testimonial ufficiale di Uvella, insieme con gli altri maestri Aniello di Caprio, Giuseppe Mascolo e Beniamino Bazzoli, guiderà la squadra italiana al mondiale.

Come si produce e dove si vende

Rosario Raniolo spiega le fasi principali della produzione: “Si parte dalla raccolta, si sgrappola chicco per chicco, si lava, si sbollenta, si inforna e si seleziona ancora unità per unità per arrivare al processo di disidratazione“.  Sulla commercializzazione si vende in scatole da un chilo con un packaging che punta sulla carta e l’eleganza.

“Le vendiamo sui nostri canali social e sul sito aziendale. E’ un prodotto versatile che oltre per il panettone si può utilizzare per altri dolci ma anche per preparazioni salate come gli involtini”. C’è tutto un mercato da conquistare.

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