Arrivano dati molto positivi dal comparto del vending. Secondo, Confida, l’associazione italiana della distribuzione automatica, nell’ultimo anno è cresciuto anche il fatturato del settore (+ 4,7%), che ha sfiorato i 4 miliardi di euro, così come le vending machine installate in Italia hanno superato le 822 mila unità (822.175, + 1,4%) e le consumazioni si sono attestate a 12 miliardi.
La Lombardia è la prima regione italiana per numero di attività nel settore, con 877 tra sedi di impresa e unità locali (di cui 525 sedi) e un peso del 13,9% sul totale nazionale. Milano ne concentra 353, seguita da Brescia (84, +1,2% in un anno), Bergamo (80, +9,6%) e Monza e Brianza (76, +2,7%). Varese è quinta con 62 attività (+3,3%). In cinque anni in forte crescita Lodi (+30,4%) e Cremona (+26,3%).
A livello nazionale, Roma è al primo posto con 431 attività, il 6,8% del totale italiano, Milano segue con 353 (5,6%) e Torino con 306 (4,9%). Queste tre città rappresentano i primi tre territori per concentrazione, seguiti da Bari, Napoli, Cagliari, Taranto, Genova, Lecce e Firenze. Tra i primi dieci territori, crescono in un anno soprattutto Bari (+13,4%), Taranto (+12%) e Firenze (+8,9%). In cinque anni maggior aumento a Taranto (+211,8%), Bari (+125,2%) e Lecce (+80%).
Tra i prodotti in vendita, il caffè è il prodotto più consumato dell’automatico col 56% delle vendite dell’intero settore, il che corrisponde a 2,8 miliardi di consumazioni (+1,68%). A seguire c’è l’acqua con 767 mila consumazioni, in crescita dello 0,43%. Per quanto riguarda gli snack, essi superano le 787 mila consumazioni annue. Vero boom negli ultimi anni è quello della frutta secca, che anche quest’anno cresce del +12%. Aumentano infine anche le vendite di prodotti nuovi per il vending come le bevande bio (+6%), gli snack bio (+25%) e quelli gluten free (+15%).