09 marzo 2016

Verso una mela sana, bella, buona e “consapevole”

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Buone e belle, ma non solo. I temi della sostenibilità e della “green economy” sono stati al centro dell’ultima edizione della “Green Week”. Durante l’incontro dal titolo “Mela consapevole: spunti per la frutticoltura di domaniAlessandro Dalpiaz, direttore di Assomela e Apot (Associazione che rappresenta i tre grandi consorzi trentini Melinda, La Trentina e Valli Trentina) ha illustrato i risultati raggiunti dalla melicoltura italiana nell’individuare processi di coltivazione sempre più “sostenibili”, o meglio, “consapevoli” vale a dire coerenti “con l’ambiente naturale, ove l’intervento umano sia il più sostenibile possibile”.

Alessandro Dalpiaz

Alessandro Dalpiaz

“È da anni che avviciniamo il tema della sostenibilità; Assomela ha ottenuto la prima “Dichiarazione Ambientale di Prodotto” già nel 2012, grazie alla piena condivisione e organica collaborazione tra i Consorzi, portando ad un significativo risultato per l’intero settore produttivo melicolo italiano – ha dichiarato Dalpiaz-. Per giungere alla certificazione abbiamo analizzato diverse macrovariabili nella filiera ‘campo – commercializzazione’, con la quantificazione dei parametri ‘carbon footprint’, ‘blue water footprint’ ed ‘ecological footprint’. Un’analisi scientifica più approfondita è stata parallelamente affidata alla libera Università di Bolzano, che con le proprie competenze scientifiche ha analizzato il ruolo di diversi altri   fattori che incidono sulla “impronta carbonica” del processo produttivo del settore della mela”.

Oggi in Trentino-Alto Adige, regione che da sola produce il 75% di tutte le mele Italiane, quasi tutta l’energia usata per la frigoconservazione deriva da fonti rinnovabili. “In ogni caso questo processo avvicina sempre di più l’obiettivo di una frutticoltura sostenibile e pulita, con al centro la salute del “Sistema”, che comprende le risorse naturali, il territorio, i produttori e la collettività nel suo insieme. Il lavoro di monitoraggio e di analisi svolti dai produttori testimoniano un’ottima collocazione del settore melicolo nella ‘piramide di impatto’ in termini energetici – ha conculso Dalpiaz – L’importanza del risultato ha portato Assomela e i più importanti Consorzi Associati a chiedere ed ottenere la conferma della certificazione ambientale di prodotto per il periodo 2016 – 2018”.

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