23 maggio 2019

Vicinato e personalizzazione, ecco la forza del dettaglio specializzato

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«Gli specializzati hanno finalmente smesso di piangere. Probabilmente la nostra forza è proprio nella personalizzazione dei punti vendita e nel valore del vicinato». Ne è convinta Donatella Prampolini Manzini, vice presidente Confcommercio e presidente della Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari (FIDA) che, nello scorso fine settimana a Castel San Pietro Terme (Bologna) ha tenuto la sua convention davanti a 70 delegati provenienti da tutta Italia.

«La distribuzione organizzata è nata da percorsi di organizzazione di piccoli imprenditori indipendenti che avevano capito la necessità di cambiare e ancora oggi ne sono consapevoli. Distribuzione organizzata e specializzati hanno valori comuni: il cliente al centro; apertura al cambiamento; catena di comando cortissima, che significa reattività; apertura all’online però, per favore, a piccole dosi» ha proseguito la presidentessa nel suo intervento alla fine della tavola rotonda (vedi qui il video integrale) alla quale ha partecipato insieme a Marco Bordòli, Amministratore Delegato CRAI e Gruppo Levante, Giuseppe Caprotti, Mario Gasbarrino (Presidente Gruppo Unes) e il Segretario Generale ANCD Conad Sergio Imolesi.

Da sinistra, Donatella Prampolini Manzini e Carlo Sangalli

Alla convention ha partecipato anche Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, sottolineando come «la fiducia di famiglie e imprese è in calo da diversi mesi, fenomeno che spiega la fragilità di investimenti, produzione e consumi. C’è, dunque, incertezza – come emerge dall’analisi del nostro Ufficio Studi – che frena i consumi e induce al risparmio precauzionale. La crescita perduta negli anni sembra irrecuperabile». «Un dato per tutti –ha proseguito Carlo Sangalli-: dal 2007 ad oggi abbiamo perso circa 20mila euro di ricchezza pro capite. Di fronte a questa situazione serve un progetto credibile di riforma fiscale e taglio delle tasse». «Per realizzarlo -ha concluso Carlo Sangalli- bisogna ridurre la spesa pubblica improduttiva, dismettere patrimonio pubblico, recuperare risorse dal contrasto all’evasione e all’elusione. Solo così si darà una prospettiva diversa e migliore alle imprese e alle famiglie. E un ottimo punto di partenza resta l’abbandono chiaro e definitivo delle clausole di salvaguardia sull’Iva».

Tra gli interventi anche quello di Roberto Ravazzoni (Professore Ordinario dell’Università di Modena e Reggio Emilia) col suo studio “Dalla matita al tablet: il dettaglio alimentare specializzato nelle nuove dimensioni della concorrenza”, Natalia Massi (Senior Marketing and Retail Consultant di Kiki Lab) con una relazione su “Il successo dei negozi alimentari: chiavi e stimoli dalla ricerca mondiale”, Pierluigi Ascani (Presidente di Format Research) che ha illustrato la ricerca “Innovazione, esigenze formative, occupazione, welfare: nuovi scenari e tendenze recenti della distribuzione alimentare” e Fabio Fulvio (Responsabile Marketing, innovazione e internazionalizzazione di Confcommercio-Imprese per l’Italia) che ha presentato un focus sul neuromarketing. Presente anche l’Università Dei Sapori con degli approfondimenti sugli specializzati: ortofrutta, panetteria, salumeria e gastronomia, pescheria.

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