Dopo WannaCry si chiama Petya il virus informatico che sta mettendo sotto scacco molte aziende in Russia e Ucraina da ieri, e tra queste è presente anche Maersk Line, la più grande compagnia di navigazione mercantile al mondo che recita un ruolo di primo piano anche nel trasporto di frutta e verdura.
Tutto sembra essere iniziato proprio dalla denuncia arrivata nella mattinata di martedì 27 giugno dalla compagnia di navigazione danese, mentre il virus, in seguito, si è velocemente diffuso, come capita sempre in questa casi, altrove e nei sistemi informatici di molte altre aziende importanti, arrivando anche alla centrale la centrale nucleare di Chernobyl. Ma, secondo quanto riportano le cronache, Petya sembra aver attaccato anche i sistemi di aziende del Regno Unito e India, tra le quali Mars, Nivea, Auchan e Tesa.
La conferma, sempre nella giornata di ieri, è arrivata anche dai canali social e sulla home page di Maersk, che riportano il messaggio circa il il blocco dei propri sistemi informativi.
UPDATE 15:00 CEST pic.twitter.com/L5pBYvNQd3
— Maersk (@Maersk) 27 giugno 2017
Secondo quanto riporta il sito di informazione ortofrutticola fruitnet.com, un esperto di logistica che lavora a stretto contatto con diversi esportatori di frutta fresca in America Latina ha confermato grosse difficoltà nelle prenotazioni dei trasporti, per esempio, in Colombia, Venezuela, Cile e Perù.
Cosa chiedono gli hacker? Dollari Bitcoin, 300 in questo caso, come avviene quasi sempre in questi casi, una richiesta identica, infatti, a quella di molti altri ransomware, come WannaCry per l'appunto, che poco tempo fa si è diffuso nei computer di più di 150 paesi nel mondo, compreso il sistema sanitario britannico.
Aggiornamento del 29 giugno, ore 20,48
Dopo l'attacco informatico di martedì 27 giugno l'azienda, attraverso la propria Home Page, avverte che ci vorrà ancora del tempo per far sì che l'operatività torni come prima e informa i propri clienti sulle procedure da seguire circa per l'operatività quotidiana.