Il debutto di Coop nel mondo Bio risale a più di venti anni fa, precisamente nel 1992, con prodotti a marchio di fornitori esterni, molti dei quali concentrati proprio nel mondo dell’ortofrutta fresca. Bisogna aspettare il 2000, invece, per vedere sugli scaffali dei suoi supermercati e ipermercati prodotti a marchio dedicati al bio, fino ad arrivare al 2009, quando viene lanciata la linea “vivi verde”.
Un marchio ombrello che racchiude al suo interno sia il mondo food che quello non food con prodotti definiti “ecologici e sostenibili”. «Sono due facce della stessa medaglia perché i consumatori sono gli stessi» ha spiegato Claudio Mazzini durante l’ultima edizione di TuttoFood a Milano. Un convegno, dal titolo “Tendenze di mercato e nuove norme europee: opportunità per l’agricoltura biologica”, ha ospitato molti interventi, tra i quali anche quello del responsabile Sostenibilità Innovazione e Valori di Coop Italia che ha tracciato storia e prospettive di un brand di grande successo per il player più importante del mondo della Gdo italiana: «Per noi è un marchio strategico e non tattico. Se vogliamo essere, poi, credibili, dobbiamo essere controllati e infatti i prodotti Bio di questa linea sono tutti certificati da un organismo autorizzato».
Delle 440 referenze “vivi verde”, l’80% è certificato Bio e la parte da leone è rappresentata proprio dall’ortofrutta fresca, posizionata all’interno dei reparti in un corner specifico. I risultati di tutta le linea, a conferma dei dati nazionali che vedono i prodotti Bio in generale continuare ad essere con segno positivo nonostante la crisi, valgono 106 milioni di euro di fatturato: «Nel 2011 vivi verde ha fatto segnare +20% rispetto all’anno precedente e anche il 2012 si è chiuso con un segno positivo: +11%. Di fatto questa è la linea di prodotti Coop che è cresciuta di più».