Dopo la stagione 2012/213, contraddistinta dalla scarsità di prodotto, Gerhard Dichgans, Direttore del Consorzio VOG, prevede normalità nei volumi raccolti e maggior equilibrio fra domanda e offerta. «Nel 2012 avevamo assistito a un calo della produzione europea di mele pari al 9% con picchi che – nel caso della Francia – avevano raggiunto anche il meno 30%. Per il 2013 si prevede il ritorno a un volume lordo “in pianta” di 10,8 milioni di tonnellate, con tutte le zone produttive dell’Europa occidentale che ritornano a un raccolto normale, anche se con calibri inferiori alla stagione passata. La Polonia raggiunge per la seconda volta una produzione oltre i 3 milioni di tonnellate, e si conferma primo produttore nell’Europa a 27».
Per l’Alto Adige le stime “in pianta” parlano di 1.050.000 tonnellate, con un aumento di +10,7%. Secondo Dichgans, però, siamo comunque lontani da un ritorno a un raccolto “pieno” come nel 2009 o nel 2011. «Dopo una fioritura abbondante in primavera, l’andamento climatico umido e piovoso ha portato ad una carica delle piante nella media, ma con alcune varietà come Red Delicious che hanno sofferto di più a causa di una scarsa allegagione. I calibri sono di norma più piccoli rispetto al 2012».
Sul fronte dell’export la Germania rappresenterà per VOG un mercato ricco di prospettive soprattutto per la seconda metà della prossima stagione, considerando anche la forte diminuzione del raccolto di mele (-17%) in questo Paese. «Per quel che riguarda le nuove destinazioni, guardiamo con estremo interesse ai Paesi del bacino del Mediterraneo e del Nord africa, dove siamo cresciuti molto in questi ultimi anni. In Spagna, invece, dopo aver aumentato ancora le vendite nel 2012/2013, l’obiettivo è consolidare la nostra quota e lavorare sempre di più sulla qualità e distribuzione della nostra marca».
Infine, per quanto riguarda il rinnovamento varietale, l’obiettivo non è tanto l’aumento quantitativo, quanto il rafforzamento qualitativo dell’attuale offerta. Anche se alcune novità, ovviamente, ci sono. «In questo contesto, le nostre ultime due novità presentate sul mercato italiano sono Kanzi® e Jazz®: tutte e due le mele sono un incrocio di Gala e Braeburn, anche se le caratteristiche sono ben distinte. Inoltre, abbiamo messo a dimora le prime piante di una promettente varietà: sto parlando di Scilate, commercializzata assieme ad ENZA sotto il nome Envy®, che offre qualità organolettiche eccezionali e della quale presto si inizierà a parlare».