La Xylella fastidiosa, il batterio killer degli olivi originario della California che sta facendo strage in Puglia, mette a serio repentaglio anche la produttività del mandorlo. Il batterio contagioso è trasmesso dalla “cicala sputacchina”, insetto vettore ad apparato pungente-succhiatore (Homalodisca Coagulata) che, una volta assorbita la linfa delle piante, trasporta il batterio su altri fusti. Secondo l’Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, le potenziali vittime dell’agente patogeno sono tante: oltre agli olivi, si annoverano infatti mandorli, agrumi, viti, peschi, prugni, ma anche alberi e piante ornamentali, a seconda dell’interazione tra i vari ceppi del batterio, coltivazioni e vettori. Quello che ha colpito gli ulivi del Salento è un ceppo del batterio “che per il momento – spiega l’Efsa – attacca olivo, ciliegio, mandorlo, oleandro e alcune piante ornamentali”. C’è inoltre preoccupazione per l’eventualità che la Xylella fastidiosa possa espandersi ulteriormente dalle zone in cui si è diffusa originariamente in Puglia. Intanto la Protezione Civile, dopo aver studiato possibili rimedi, ha dato il via libera al piano di interventi messo a punto dal Commissario Giuseppe Silletti (comandante del Corpo Forestale della Regione Puglia) per contrastare il killer degli ulivi.
06 aprile 2015
Xylella fastidiosa, anche i mandorli a rischio
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