08 maggio 2019

Aumenta la produzione di piccoli frutti made in Italy

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Sulla scia dell'aumento di consumo di piccoli frutti sia Italia che in molti Paesi europei, molte aziende stanno aumentando la produzione sul territorio italiano investendo in nuovi impianti di produzione.

Spreafico, che vanta un ricco assortimento di piccoli frutti come lamponi, more, ribes, mirtilli e fragole, ha deciso di investire nello sviluppo di nuove varietà assieme agli oltre 60 produttori agricoli italiani con i quali collabora.

Raffaele Spreafico«È proprio in Italia – ci spiega Raffaele Spreafico, amministratore delegato dell'azienda – che la nostra azienda raccoglie già la maggior parte dei piccoli frutti che distribuisce e per soddisfare le esigenze del consumatore ha sviluppato una collaborazione ancora più stretta con i propri produttori fornendo loro supporto tecnico-agronomico, aiutandoli nella scelta varietale e mettendo loro a disposizione la rete commerciale del gruppo».

Nel 2018 Spreafico ha raddoppiato la produzione di lamponi e dalle previsioni lo stesso trend si confermerà anche quest'anno. «La situazione climatica sta cambiando  – spiega ancora l'amministratore – e lo sviluppo di nuove varietà ci permette di lavorare in zone non storicamente vocate ai piccoli frutti, ad esempio, con la coltivazione di mirtilli e lamponi in alcune aree del Sud Italia e di more in regioni centrali del nostro Paese».

Carlo LinguaAnche se la parte di importazione rimane significativa, il trend diffuso sembra essere quello di un aumento dei piccoli frutti made in Italy, seguendo la crescita dei consumi. Non a caso, infatti, i piemontesi di RK Growers, realtà commerciale che raggruppa importanti produttori di frutta italiani ed esteri, recentemente ha riaperto la società Berryway che ha come obiettivo lo sviluppo della produzione di piccoli frutti in Italia. «Berryway nasce dall'idea di alcune aziende leader nel settore e non, che sono già produttori e hanno deciso di unire conoscenze, know how e varietà esclusive in un unico gruppo operante sul mercato italiano» spiega Carlo Lingua, amministratore delegato di RK Growers. Berryway ha dunque un duplice scopo: aggregare e gestire la vendita dei piccoli frutti sul mercato italiano e far crescere la produzione sul territorio italiano.

«Vista la crescita dei consumi dei piccoli frutti in Italia e la grande differenza che c'è ancora tra il consumo in Paesi come Stati Uniti e Inghilterra – sottolinea Lingua– riteniamo che il progetto sia da considerare molto interessante anche come opportunità dal punto di vista remunerativo per il produttore».

Attualmente Berryway può garantire un approvvigionamento di 12 mesi all'anno con le stesse varietà che vengono coltivate in Italia attraverso i soci che coltivano in altre aree del mondo: l'obiettivo è riuscire a produrre in Italia piccoli frutti tutto l'anno. «Già nel 2019 realizzeremo i primi impianti al Sud, di lamponi, mirtilli e more: le previsioni di crescita sono ampie, le nuove varietà di lampone, mirtillo e mora che stiamo già distribuendo e producendo in Italia, hanno fatto sì che alcuni dei nostri clienti abbiano visto aumentare il consumo di tali prodotti fino anche al 40% e siamo solo all’inizio».

È orientata principalmente alla produzione e importazione dall'estero, invece, l'attività di Garden Frutta nel settore piccoli frutti, anche grazie alla collaborazione con Dole siglata nel 2011. Il gruppo veneto produce lamponi, mirtilli, more, ribes rosso e bianco e fragoline di bosco di cui la produzione italiana incide per il 20-25%, mentre la maggior parte dei frutti viene prodotta e importata dall'estero in Paesi tra cui Marocco, Spagna, Cile.

« Il mercato nazionale per noi è molto importante e molto interessante, e abbiamo ancora spazio per crescere molto con catene dove non siamo presenti ed in ogni caso grazie al continuo aumento di richiesta di questa categoria di prodotti» spiega il titolare Matteo Mosca.

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