09 maggio 2019

Berryway, Carlo Lingua: «Scriveremo una pagina nella storia dei piccoli frutti»

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C’è sicuramente grande entusiasmo, nonché una buona dose di ambizione, dietro il lancio di Berryway, nuovo progetto sui berries italiani. È quanto si percepiva al Macfrut nelle parole di Carlo Lingua, amministratore delegato di RK Growers e presidente di questa nuova compagine che aggrega come soci anche gli spagnoli di Surexport, Ortofruit Italia e BerryWorld, e che ha illustrato i punti cardine di questa nuova operazione.

«Varietà esclusive, qualità, tecnologia e scambio delle informazioni» sono per il manager piemontese i capisaldi di un marchio che intende affermarsi sul mercato con lamponi, mirtilli, more e altri piccoli frutti, per 12 mesi all’anno, all’insegna dell’italianità e della grandissima qualità.

Da sinistra, Alessandro Barbera e Carlo Lingua

Da sinistra, Alessandro Barbera e Carlo Lingua

Insieme a lui nello stand al Macfrut anche Alessandro Barbera, sales manager dell’omonima azienda siciliana produttrice di arance rosse, uva da tavola, fico d’India e pomodori nella piana di Catania, che sarà referente e coordinatore per la Sicilia. «Ci siamo incontrati per stringere un accordo per le uve Arra® e poi il discorso è andato sui piccoli frutti e ci siamo detti: la Sicilia può essere una grande scommessa per piccoli frutti. Così ci siamo appassionati, siamo andati a Huelva e vedere come coltivano i soci spagnoli di Berryway. Speriamo di avere la stessa crescita che abbiamo avuto con le arance rosse» spiega Barbera, secondo il quale ci sono grandi margini di crescita per questa coltura in Sicilia, per merito del clima e della conseguente precocità. 

«L’obiettivo – prosegue Lingua – è quello di affiancare alla produzione del nord Italia, che inizia a giugno e termina a ottobre, quella siciliana, che inizia a ottobre e finisce invece a maggio». L’interesse è presente anche in altri produttori di regioni meridionali, provenienti da Calabria, Puglia, Basilicata e Campania, così come da produttori del Nordest. La Gdo? «È già contentissima di questo progetto» afferma Lingua.

Secondo Domenico Paschetta, presidente della OP Ortofruit e uno dei soci di Berryway, la peculiarità di questo nuovo progetto risiede anche nel fatto che nasce prima di tutto come accordo su temi produttivi, e solo in seconda battuta su fattori commerciali. «Questo lo rende differente dal resto dei progetti presenti sul mercato». 

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