Quasi a sorpresa, ieri, mercoledì 6 settembre, Grand Frais ha aperto a Beinasco, in provincia di Torino, il suo primo punto vendita italiano. Che dovesse farlo a breve era notizia nota, ma che lo avrebbe fatto ieri probabilmente nessuno se l'aspettava. Nessun comunicato stampa inviato, nessuna informazione o segnalazione neanche sul sito internet dell’azienda. Ma, a quanto pare, sembra sia nello stile dell’azienda francese “comunicare” in questo modo. Per la serie: poche parole e molti fatti.
E di “fatti” i francesi di Grand Frais, specialisti nel fresco, ed in particolare nell’ortofrutta, ne fanno molti, tanto che qualche mese fa, quando la notizia della prima apertura in Italia in un ex area dismessa situata in questo piccolo comune del torinese si era fatta insistente, Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, aveva dichiarato al Sole 24Ore: “Se staremo a guardare rimanendo ancora una volta passivi, non solo saremo prede ma saremo morti”. Segno che qualche preoccupazione c’è.
A dare per primo la notizia, nonché le prime immagini, ci ha pensato un grande esperto del mondo retail italiano e internazionale, nonché professore all’Università Iulm di Milano (ma anche presidente di POPAI Italia e co-founder della società Amagi), vale a dire Daniele Tirelli, che recentemente su FruitBookMagazine aveva definito Grand Frais “un category killer del freschissimo”.
Sue le prime considerazioni, e foto, su Facebook. “La catena francese Grand Frais ha aperto il primo punto di vendita della serie, a Torino. L'insegna si chiama Banco Fresco. Promette, come è avvenuto in Francia, di portare un alto livello di specializzazione in questo settore” scrive il professore.
Il nome scelto in Italia è quindi “Banco Fresco”, con payoff “Il Mercato del Gusto”. Quanto siano bravi, se non bravissimi, lungo tutta la filiera del fresco e freschissimo, è aspetto noto ai consumatori francesi, poco o nulla a quelli italiani e di conseguenza la curiosità di vedere come verrà accolto questo nuovo attore, nonché concorrente, della grande distribuzione non manca. Il format richiama da vicino quello di un mercato rionale coperto e, vedendo la foto qui in alto, certamente il layout non passerà inosservato.
Non resta che andarlo a visitare, magari acquistando alcune delle referenze in vendita per testare se l’altissima qualità per la quale sono famosi in Francia sia presente anche in Italia. Nel frattempo, leggere il recentissimo articolo pubblicato da Retail Watch ben introduce quali siano concept e storia di Grand Frais.
Non sarà l’unico punto vendita. A breve, si dice nel settore, dovrebbe aprirne un secondo, sempre in Piemonte.
Credit foto: Daniele Tirelli