25 luglio 2019

Auchan-Conad, closing il 31 luglio, subito tavolo di confronto con i sindacati

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È ancora presto per capire quali punti vendita entreranno subito a far parte dell'universo Conad e quali invece, per un periodo di transizione, continueranno a recare l'insegna Auchan, per ora è confermato il closing dell'operazione, in anticipo, al 31 luglio e l'apertura, subito, di un tavolo di confronto con le parte sindacali.

È quanto emerge dopo l'incontro avvenuto martedì 23 luglio al Ministero dello Sviluppo Economico, in merito all'acquisizione da parte di Conad di Auchan Italia, operazione che porterà la famosa cooperativa di imprenditori della grande distribuzione organizzata a diventare leader in Italia. All'incontro al MISE, presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, hanno partecipato Conad, Auchan Italia, Enti locali e sindacati.

In attesa, comunque, del fondamentale via libera dell'Antitrust, Conad ha confermato da una parte il via, dopo il closing,  “ai primi interventi di integrazione della rete già nella seconda metà del 2019, previo esperimento dei previsti momenti di confronto con le Parti Sindacali e, comunque, nell’ambito delle linee guida e degli indirizzi generali del Piano Industriale già indicati nell’ultimo incontro del 20 giugno”, dall'altra la volontà di “intervenire anche attraverso il rilancio dell’offerta commerciale per un significativo recupero di vendite e fatturato che dovrebbe portare, a sua volta, ad un riallineamento dei costi di gestione da affiancare ad eventuali interventi di razionalizzazione degli stessi”.

Niente di nuovo, quindi, rispetto a quanto già emerso sino ad ora, se non l'apertura, subito, di un “tavolo di confronto”, questa volta in sede aziendale tra Conad e Parti Sindacali “per affrontare nel merito tutte le questioni connesse all’operazione, con un’agenda di temi prioritari rispetto ad altri di medio-lungo termine”.

L'esponente del Ministero, il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, oltre a sottolineare il potenziale positivo dell'intera operazione, ha ribadito come “l’obiettivo finale deve essere quello di mantenere integro il perimetro aziendale e salvaguardare i lavoratori. Per verificare l'andamento delle interlocuzioni tra le parti in sede aziendale, il Ministero è disponibile a riconvocare il tavolo al fine di verificare le soluzioni che verranno individuate”.

Insomma, il Ministero intende continuare a vigilare su un'operazione complessa, visto il numero di dipendenti coinvolti, circa 18mila, con livelli di complicazione non semplici da risolvere, a partire dal rilancio degli ipermercati, l'anello più debole di tutta la vicenda.

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