13 maggio 2020

Scenari post-coronavirus: focus sulla convenienza

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In questo inizio della fase 2, Sg Marketing (l'agenzia specializzata nei servizi di marketing agroalimentare) continua ad appronfondire gli scenari futuri post-coronavirus. In particolare, la prima delle #parolealfuturo è dedicata al tema della #convenienza.

Cosa stanno facendo e possono fare la distribuzione e le aziende per rispondere in modo concreto ai timori degli italiani sul futuro economico? La crisi sanitaria e il lockdown ora in fase 2 hanno avuto effetti devastanti sull’economia globale (-3% la flessione attesa, nell’anno) e, in particolare, su quella italiana che perde, nel 2020, il 9,1% del Pil (fonte FMI); una recessione senza precedenti, che fa impallidire quella legata alla crisi finanziaria globale del 2009, quando la flessione fu dello 0,1%.

La crisi si ripercuote sull’economia familiare. Secondo i dati dell’indagine Cerved del 17 aprile scorso, una famiglia su cinque (21,2%) accusa un impatto molto pesante sul reddito. Quasi metà delle famiglie (47,8%) ha dovuto intaccare i risparmi, e il 18,6% l’ha fatto in maniera consistente. Per quanto riguarda le previsioni future, 1 famiglia su 4 teme di dover fare rinunce importanti, l’87,6% ritiene che nei prossimi mesi cambierà il suo tenore di vita.

Fase 2: si modificano le preoccupazioni degli italiani

A conferma dello stato di tensione generale, Gfk identifica come prioritarie per gli italiani le preoccupazioni per l’economia e il proprio posto di lavoro. Una preoccupazione che colpisce la popolazione in modo trasversale e che si ripercuoterà sulle scelte di acquisto. Tre i profili comportamentali identificati sulla base della propensione allo shopping degli italiani: circa il 50% degli intervistati presenta un atteggiamento di Rethink spending, con una rivalutazione ponderata degli acquisti destinata a modificare le priorità di consumo; un quarto mantiene invece un atteggiamento di Retire spending, votato cioè alla rinuncia nei di acquisti voluttuari; la restante parte manifesta la volontà di Revenge spending, cioè il desiderio di tornare a fare shopping e spendere come e più di prima.

L’adeguamento dell’offerta

Dato il contesto, brand e retailer dovranno ridefinire le modalità di approccio e di ingaggio nei confronti del consumatore finale, dando opportuna evidenza al tema della #convenienza. Sul fronte distributivo diverse le iniziative di supporto alla spesa, votate al risparmio, quali: La spesa sospesa o spesa solidale, l’invito ai consumatori a donare generi alimentari, è la pratica più seguita dai distributori, con l’obiettivo di fornire un aiuto concreto a chi è in difficoltà economica, creando un patto di solidarietà con i propri clienti; La messa a disposizione di carte prepagate virtuali, vedi Esselunga, come strumento per veicolare il contributo destinato ai cittadini a seguito dell’ordinanza della Protezione Civile, con un potenziamento del 15%; L’utilizzo della leva del prezzo di lungo periodo attraverso la pratica dei prezzi bloccati sui prodotti a marchio dell’insegna (vedi Coop); Il lancio di Box Alimentari e Kit Tematici, per rispondere in maniera pratica al lockdown, a tal proposito, segnaliamo “Gli essenziali” di Carrefour, realizzati con prodotti base a marchio dell’insegna, e consegna a domicilio gratuita su tutto il territorio italiano.

Sul fronte della produzione e dei brand, se qualità e sicurezza sono i temi che restano all’ordine del giorno, è possibile attivare leve promozionali attraverso attività di couponing con vantaggio economico differito e omaggio di prodotto. Interessante il caso della catena di pizzerie Berberè che insieme alla consegna della pizza a domicilio invia un panetto di lievito di pasta madre. Un omaggio inatteso, volto ad aiutare il consumatore nella contingenza e un messaggio di solidarietà e vicinanza destinato a rafforzare il legame grazie alla community online dove approfondire utilizzo e ricette.
Sul fronte della qualificazione e semplificazione del processo di spesa, significativo è il caso di Riso Scotti che protagonista in tv con le sue “tasty box” propone una selezione di prodotti per la dispensa a prezzo fisso, da ricevere a casa.

Insomma, il tema della #convenienza non è mai stato così centrale, sta a noi definirne i confini, le modalità e gli strumenti più opportuni per intercettarne e amplificarne l’autentico valore.

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