Un sottocosto soft. Siamo lontani dalla svendita estiva, l'anguria “regalata” il 14 agosto a un centesimo il chilo, ma nella Gdo si punta sempre sul prezzaccio. Basta sfogliare i volantini con le ultime offerte. In quello Eurospin sono bene in evidenza le banane a 0,79 euro il chilo, sempre in prima pagina ma per i tipi della Lidl ci sono le mele Gala a un euro. Nelle pagine dell'ortofrutta di MD le mele Gala sono a 1,09. Esselunga non ha la frutta in primo piano e nella sua offerta, tutti i volantini riguardano l'area di Bologna, punta sul prezzo di 1,38 dell'uva Italia siciliana mentre alla Conad l'Italia raggiunge 1,79 il chilo. Non abbiamo trovato un'offerta sull'ortofrutta nel volantino della Coop.
Imprenditori agricoli e no contro le scelte commerciali sottocosto
Quest'estate l'anguria a un centesimo alla vigilia di Ferragosto ha sollevato un coro di critiche. Con la discesa in campo delle associazioni degli imprenditori agricoli. Parole forti e combattive: “È come se alla vigilia di Natale si vendessero i panettoni a 1 centesimo”. E nel dibattito è intervenuto anche Giuseppe Caprotti, figlio di Bernardo, il cofondatore di Esselunga, con una domanda spinosa incorporata in un tweet: “Sarebbe bello sapere quanto sono costate“. Nel dibattito seguente ha dato anche una sua interpretazione:”Mi dicono 20 centesimi/kg mentre costerebbero 30, ma io non sono un agricoltore. E chi lo è non vuole parlare pubblicamente, chissà perché…”.
Una logica che a lungo andare può far perdere tutti gli attori della filiera
E' il mercato, bellezza ma sono scelte commerciali contestate. Il sottocosto o le offerte al minimo sono una costante nella Gdo che difficilmente, nonostante le proteste del mondo agricolo, rinuncerà a questa calamita utile per attrarre consumatori. Eppure con i prezzi bassi è facile far passare un'idea e una cultura al ribasso del valore e del lavoro in agricoltura. E alla fine su questo fronte si perde tutti.