21 aprile 2023

Penny Italia, tutti i numeri del 2022. Novità nel reparto FV

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Cresce quasi a doppia cifra il fatturato dello scorso anno e il primo trimestre del 2023 mostra segnali decisamente incoraggianti, vengono confermati gli investimenti su nuove aperture, assunzioni e prodotti a marchio, a partire da una nuova linea per il reparto ortofrutta proveniente da agricoltura aeroponica.

Ha scelto il punto di vendita di Gorgonzola, nord-est di Milano, Penny Italia, insegna del canale discount del gruppo Rewe, per la sua prima conferenza stampa dell’anno per presentare i dati del 2022 e le prime novità dell’anno in corso.

Da sinistra: Wolfgang Vogt (Cfo), Nicola Pierdomenico (Ceo), Gotthard Klingan (Coo)

Fatturato +9,3% nel 2022, partenza sprint anche nel 2023

I dati, illustrati da buona parte del management italiano, a partire da Gotthard Klingan (Coo), Wolfgang Vogt (Cfo) e Nicola Pierdomenico (Ceo), mostrano una crescita del fatturato del 9,3% rispetto all’anno precedente pari a quasi 1,5 miliardi. Gli investimenti, che si attestano a oltre 75 milioni di euro, hanno portato a 19 nuove aperture organiche e alla ristrutturazione di 52 punti di vendita. Circa 32 milioni hanno invece permesso l’apertura del nuovo magazzino di Buti, in provincia di Pisa, che servirà gli store del centro-nord.

Sebbene i volumi siano in sofferenza, come un po’ in tutto il retail, e consapevoli che il fatturato è naturalmente in parte “gonfiato” dall’inflazione, i primi tre mesi del 2023 mostrano dati certamente incoraggianti: Penny cresce dell’8,3% a parità di rete, quindi più della media del canale discount che invece si attesta al 7%, crescono anche i clienti (+4%) e lo scontrino medio (+5%). La quota di mercato di Penny è stabile al 6,2% nel canale discount, all’1,2% considerando tutto l’universo della Gdo.

Nuove assunzioni, nuovo spot e primo bilancio sulla sostenibilità

Nel 2022 sono cresciuti anche i collaboratori di Penny Italia, circa 1000 nuove assunzioni e quest’anno ne sono previste ancora 1200. Dei 4720 dipendenti il 72% sono donne e l’età media è di 29 anni.

Tra le varie novità che aprono il nuovo anno anche il nuovo spot televisivo con la testimonial Katia Follesa che debutta il prossimo 26 aprile e girato proprio nel punto vendita di Gorgonzola; la brand awareness di Penny da quando è iniziata la collaborazione con l’artista, giunta al quarto anno, è aumentata del 38%.

Il 2023 vede anche la pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità, consultabile integralmente sul sito aziendale. Tra i risultati raggiunti che l’insegna mette in evidenza 1,7 milioni di bottiglie riciclate grazie alla partnership con Coripet e i 20 mila chili di cibo salvato grazie all’accordo con Too Good To Go, attiva in 48 negozi. A breve è in partenza anche un importante accordo con il WWF per la creazione di 18 oasi nelle regioni dove è presente Penny.

MDD e reparti assistiti decisivi

I prodotti a marchio, uno dei tratti distintivi dei discount, anche in Penny sono trainanti. Le vendite, come ha illustrato il direttore acquisti Pasquale Nicastro, nel 2022 sono aumentate del 3,5% e oggi hanno una quota del 55%, che arriverà al 70% nel 2025. I trend più importanti nelle private label di Penny? La linea Welless, che racchiude prodotti salutistici, da quelli free from ai rich in nel primo trimestre 2023 cresce del 35%. Stesso andamento per Cuor di Terra, dedicata ai prodotti regionali, +40% sempre nel primo trimestre, così come per i prodotti Total Green, introdotti da poco, che volano subito con il 23% in più.

Anche i reparti serviti, un tempo poco presenti in questo canale, diventano sempre più centrali nel nuovo modello di Penny e i risultati si vedono. Sono ora 163 quelli attivi, 55 nati nel 2022 e quest’anno ne sono previsti altri 67, a partire dalle macellerie e le gastronomie. Nei primi tre mesi del nuovo anno il loro fatturato è cresciuto del 20%.

Nel reparto ortofrutta debuttano i prodotti da agricoltura aeroponica

Si chiamerà “Pianetiamo” la nuova linea di prodotti da agricoltura aeroponica, sviluppata in esclusiva con un partner italiano e che debutterà a giugno. Per ora saranno tre referenze di IV gamma, quindi insalate. “Ci crediamo molto”, spiega a myfruit.it ancora Pasquale Nicastro. “Ci assumiamo dei rischi, perché sviluppare un prodotto a marchio come questo in un periodo nel quale i volumi di ortofrutta calano è una scommessa, ma comunica la nostra identità. Sebbene siano prodotti più costosi, hanno tanti vantaggi: zero pesticidi, zero sprechi perché questi prodotti hanno una vita più lunga e il 95% in meno di consumo di acqua”.   

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