08 settembre 2017

Rapporto Coop 2017, superfood inarrestabile, ortofrutta in ascesa

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Forse questa volta la luce in fondo al tunnel c'è. Il quadro che ormai da qualche anno a questa parte emerge dal Rapporto Coop, infatti, non è dei più edificanti, ma qualche segnale di inversione di tendenza pare esserci in questa edizione redatta dall’ufficio studi del leader italiano della grande distribuzione organizzata italiana e che, come di consueto, è stato presentato a Milano.

“il Pil fa registrare un +1,5% nel 2017 e un +1,2% atteso nel 2018 considerato tutto sommato un risultato incoraggiante seppur lontano dal 2,1% dell’area euro, e i consumi continuano il loro trend positivo (l’anno in corso si chiuderà con un + 1,2%)” si legge nel comunicato che presenta l'anteprima del corposo Rapporto, come al solito molto ricco di informazioni e in grado di donare una fotografia molto esauriente del comportamento degli italiani, in particolare dei consumi alimentari, che quest’anno rappresentano il vero motore di crescita dei consumi a livello generale con un +2,9 nel primo semestre del 2017 che spinge in alto il dato a +1,7 compensando il calo (-2,7) invece del non food.

Superfood_VenditeAncora Superfood: valgono il 10% dei consumi alimentari. Boom di avocado e zenzero

Ossessionati dalla salute e dalla rincorsa al benessere” afferma il Rapporto e, in fondo, non è una novità, così come alcuni de trend alimentari che anche quest’anno emergono nel corposo studio. Che il salutismo sia, infatti, la linea guida degli italiani negli acquisti alimentari è confermata da una tendenza che già l’anno scorso impressionava:

I “cibi terapeutici” (superfood ma anche dieta sirt e prodotti assimilabili) valgono oramai il 10% dei consumi alimentari e crescono il doppio della media (+5% l’ultimo anno, i superfood l’8%)”.

Se aglio nero (-37%), kamut (-24%) e acaji (-33%) sono in ritirata, altri supercibi li hanno sostituiti. E in questo caso la lista, come si può osservare nella slide, è ricca, si va dai semi di chia alle inarrestabili bacche di goji. E che dire dell'avocadomania +78% e dello zenzero (+72%)

Certo spaventa un po' leggere che “il 46% pensa che i superfood siano un modo per trattare e prevenire le malattie, per un intervistato su tre la loro assunzione è addirittura alternativa alle medicine tradizionali”.

Piaccia o non piaccia, comunque, il carrello alimentare degli italiani è tornato a crescere anche per merito del segno più di questi alimenti, così come di altri sinonimo di lusso tra gli scaffali dei supermercati: filetti di pesce, funghi, caffè in capsule e vini doc.

E l’ortofrutta? Ottima crescita nel 2017, ma clima ha influito in modo decisivo

Nel primo semestre del 2017 le vendite del fresco in Gdo crescono del 3,5%: bene la verdura con un +8% (a peso variabile +8,9, a peso imposto +7,3%) così come la frutta fresca con un +6,5% (a pso variabile +7,5%, a peso imposto +4,8%. Anche i prezzi dell’ortofrutta in questa prima metà del 2017 sono tornati salire.

RapportoCoop2017_ConsumiAlimentari_Clima

C’è da esultare? Perché no, anche se con moderazione. Se certamente l’ondata salutistica che ormai da anni attraversa in consumi alimentari italiani – e la continua crescita del biologico, anche quest’anno +16% in Gdo, ne è una delle tante conferme – non può che agevolare una ripresa dei consumi ortofrutticoli dopo anni molto difficili – e secondo molti analisti questo trend non è ancora sfruttato a dovere dal mondo ortofrutticolo – d’altro canto il clima, caldo e siccitoso, ci ha messo del suo. Secondo il Rapporto è stato determinante alla crescita delle vendite in Gdo in questo primo semestre del 2017, contribuendo, per esempio, nel caso dell’ortofrutta per il 16,9% (quanto meno nel confezionato), facendo sì che sia stata la categoria che ne ha beneficiato maggiormente.

Moltissimi, come al solito, gli spunti che anche quest'anno sono contenuti nel Rapporto, su alcuni dei quali torneremo prossimamente.

La versione integrale è disponibile qui, l'anteprima qui

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