03 aprile 2018

Nella guerra dei dazi tra Cina e Usa anche frutta fresca e secca

40

Tra le 128 tipologie di prodotti americani sui quali da ieri gravano nuovi dazi per entrare in Cina ci sono anche molte varietà di frutta sia fresca che secca (inclusa quella congelata). Come annunciato, dunque, la risposta di Pechino ai dazi su alluminio e acciaio decisi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump a inizio marzo è arrivata ed è operativa da lunedì 2 aprile.

China_Usa_DaziIn questa vera e propria guerra dei dazi tra le due superpotenze mondiali, le nuove misure prese dalla Cina colpiscono le esportazioni americane in Cina per un valore di circa 3 miliardi di dollari: su una serie di prodotti, come ad esempio carne di maiale e alluminio riciclato, per un valore di circa 2 miliardi di dollari, graverà una aliquota del 25%, mentre su altri prodotti come vino, etanolo denaturato, ginseng, tubi in acciaio senza saldatura e altri prodotti ancora, l'aliquota sarà del 15%. Proprio all'interno di questa ultima categoria troviamo anche frutta fresca e secca (vedi qui l'elenco).

L'elenco è molto lungo e comprende un'ottantina di tipologie di frutta sia fresca che secca: si va da frutti tropicali come mango, papaya, avocado e ananas a fichi, sia freschi che secchi, agrumi (limoni, arance, lime), uva da tavola, mele, pere, ciliegie, prugne, pesche, praticamente tutti i berries congelati . Per quanto riguarda la frutta secca troviamo invece anacardi, nocciole, noci, noci macadamia, pistacchi, pinoli e così via.

Gli Usa nel 2017 hanno esportato frutta in Cina (compresi succhi e frutta secca) per un un valore di circa 700 milioni di dollari (fonte Reuters), tanto che sono il primo esportatore nel territorio cinese di prodotti come mele, ciliegie, noci e mandorle, provenienti da stati come la California, la Florida ed il Michigan. Scendendo ulteriormente nel dettaglio dei valori in gioco (fonte dati Census Bureau) l'anno scorso gli Stati Uniti hanno esportato in Cina noci per 241,8 milioni di dollari e frutta fresca per 225,8 milioni di dollari. La crescita, negli ultimi anni, dell'importazione di frutta dagli Usa, ricorda infine ancora la Reuters, è dovuta alla crescita della classe media cinese e alla conseguente presenza di nuovi consumatori che danno molta più importanza rispetto al passato alla salubrità del cibo.

Credit foto: pixabay

Potrebbe interessarti anche