Dal 13 aprile scorso la comunicazione di frutta e verdura non è più la stessa. Almeno in Francia, dove – appunto mercoledì scorso, il 13 aprile – nelle tv francesi è stata lanciata la nuova campagna dell'Organizzazione interprofessionale Interfel. Due teaser e uno spot costituiscono il battage mai osato prima.
Colorata, incisiva, orecchiabile (la cover dei Depeche Mode “Can't get enough” è degli anni '80) e soprattutto impattante, perché impiega in modo estremo e provocatorio “le diversità” e gli stereotipi della nostra società (dagli anziani alle persone obese, fino agli LGBT) per includerli nel consumo di frutta e verdura fresca, rompendo radicalmente con quanto era stato fatto prima grazie a un segnale forte, quale: “Non è mai troppo”.
Un messaggio autorevole
E il messaggio è assolutamente credibile, visto che l'interprofessione ortofrutticola non ha secondi fini tranne gli interessi dell'intero settore.
Il progetto ha preso forma un anno fa, durante un seminario interno con Jacques Rouchaussé e Christian Berthe, presidente e vicepresidente del comitato di comunicazione di Interfel. Le campagne di comunicazione precedenti avevano raggiunto i loro obiettivi, era quindi necessario passare a un livello superiore. E questo è stato fatto partendo dalla parola chiave “osare”.
Frutta e verdura a passo con i tempi
Da qui la scelta della nuova comunicazione, che lascia da parte i soliti messaggi (salute, gusto, tradizione) e affronta decisa il rapporto tra frutta e verdura fresca e società francese in tutta la sua diversità. Così facendo, frutta e verdura sono in sintonia con i tempi: lodano e celebrano tutti i corpi, tutte le pelli e tutte le età. Con questa scelta, la campagna si rivolge a tutti senza eccezione, e sostiene il piacere illimitato, che non si può condannare, perché “la frutta e la verdura non sono mai troppe“. E così sia.