12 maggio 2020

Vado al mercato. Sì, ma virtuale

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Si chiamano Giovanni Notarnicola, Elisabetta Giazzi e Erika Vaniglia e sono gli ideatori di vadoalmercato.it, la piattaforma e-commerce che mette al centro gli ambulanti, in particolare quelli ortofrutticoli. In sintesi, si tratta di un sito in cui, all'interno di bancarelle virtuali, domanda e offerta si possono ritrovare o incontrare per la prima volta. Lato domanda ci saranno, infatti, gli abituè dei mercati e coloro che al mercato non vanno mai, ma che sono comunque attratti dall'acquisto di prodotti locali, a chilometro zero. Lato offerta ci sono gli ambulanti che normalmente espongono nei mercati rionali i quali, causa pandemia, negli ultimi due mesi sono stati pesantemente penalizzati nello svolgimento della propria attività. Il cliente sceglie e acquista i prodotti sul web; l'ambulante li consegna direttamente a domicilio, secondo un calendario noto a entrambi.

Il progetto è stato ispirato dal lockdown: “Desideriamo aiutare i mercati rionali a crescere e a prosperare in questo momento di difficoltà – esordisce Elisabetta Giazzi, una delle tre socie della start up – La piattaforma è pensata per far tornare al mercato i clienti di sempre – che però magari sono anziani e, dunque, tuttora non escono per fare la spesa – e per raggiungere nuovi utenti“.

La logica è quella della piattaforma e-commerce, con però qualche variabile. Per prima cosa, va detto, il progetto ha una componente solidale: almeno l'1% della spesa viene infatti devoluta a un'iniziativa benefica del territorio. Inoltre, la possibilità di acquistare on line si affianca – e non si sostituisce – ai mercati tradizionali.

La bancarella digitale e l'aspetto solidale

In pratica, funziona così. L'ambulante che decide di entrare sulla piattaforma, non fa altro che creare il proprio profilo – al momento gratuitamente, in futuro ci sarà un fee mensile – eventualmente supportato dallo staff della start up: in una sorta di bancarella digitale spiegherà la sua offerta, congegnata per un'offerta e-commerce e pertanto costituita da box. Ci saranno quelli pensati per il single, per la coppia, per la famiglia, il tutto lasciato all'iniziativa e alla fantasia dell'ambulante: “Facendo l'esempio dell'ortofrutta – spiega Elisabetta – ci potrebbero essere box di sola frutta per coppie, box di sola verdura per single, box misti per tutta la famiglia”. Il cliente, una volta sulla piattaforma, acquista i prodotti che gli interessano, aggiungendoli al proprio carrello virtuale. Arrivato in cassa, pagherà il dovuto – in cui è incluso anche il servizio a domicilio – e donerà una somma (almeno l'1%) per sostenere un progetto solidale del territorio.

La scelta di Bergamo non è casuale

Si parte il 13 maggio, a Bergamo. Una scelta che naturalmente non è casuale: è una delle aree maggiormente colpite dal Covid-19, è una zona in cui i mercati rionali sono molti sentiti, ed è anche la città natale di Elisabetta. “Conosciamo bene questo territorio – spiega – e pertanto è stato naturale partire da qui: per la parte solidale dell'iniziativa abbiamo selezionato Cesvi onlus, un progetto di riverbero del territorio che si occupa proprio di supportare gli over 65 nel reperimento di farmaci, cibo e quant'altro necessitino”. A oggi gli ambulanti che hanno aderito sono qualcosa in più di una dozzina, ma essendo la piattaforma work in progress i tre soci sono fiduciosi di raggiungere presto quota 50: “Il progetto piace perché permette l'incontro di domanda e offerta in un luogo nuovo; inoltre aiuta gli ambulanti a conoscere un strumento per molti di loro inedito”.

Il prossimo step? “Per ora l'obiettivo è consolidare l'iniziativa sul territorio di Bergamo – conclude Giazzi – In futuro probabilmente lo estenderemo alla Lombardia“. 

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