Trend e mercati

30 aprile 2024

Agroalimentare, nel quarto trimestre 23 meglio ma non bene

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Lieve miglioramento della performance economica nel quarto trimestre 2023, con un leggero aumento del Pil nei confronti del trimestre precedente (+0,2%) e del terzo trimestre del 2022 (+0,6%), a cui però corrisponde una flessione del valore aggiunto (dati tendenziali), in particolare: agricoltura (-5,7%)industria (+1,1%) e servizi (-0,1%). Rispetto al trimestre precedente, in flessione del -0,9% i consumi finali nazionali, in aumento del 2,4% gli investimenti fissi lordi e di +0,8% la spesa delle famiglie per beni durevoli. È quanto emerge dalla fotografia scattata nel quarto trimestre del 2023 da Creagritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal Crea, con il suo centro di ricerca politiche e bioeconomia.

Rispetto allo stesso periodo del 2022, fra ottobre e dicembre 2023, l’indice della produzione ha registrato un incremento per l’industria alimentare (+0,7%) e una flessione per l’industria delle bevande (-6,3%).

Continuano a crescere anche nel quarto trimestre 2023 le esportazioni agroalimentari che si attestano sui 16,6 miliardi (+6% rispetto al quarto trimestre 2022), verso tutti i principali mercati esteri, in particolare la Germania, principale mercato di destinazione, in aumento Stati Uniti (+13%) e Polonia (+12,3%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In flessione (-3,6%) le importazioni, che raggiungono i 16,2 miliardi, con un andamento differenziato: in aumento da alcuni fornitori, come Francia, Germania e Spagna, e in flessione da altri, in particolare dalla Grecia (-26,2% in valore). I prodotti maggiormente esportati sono stati i vini (+2,8%), frutta fresca, legumi e ortaggi freschi. Sul fronte delle importazioni si segnalano aumenti in valore molto elevati per le carni fresche e congelate primo comparto di importazione, a fronte di cali per altri importanti comparti, come il lattiero-caseario e gli oli e grassi.

Sentiment analysis: i dati raccolti su X dal 4 dicembre 2023 al 31 marzo 2024 confermano il clima di fiducia nei confronti del settore, con una prevalenza dei giudizi positivi e molto positivi pari al 71,8%, (lieve flessione di -1,4% rispetto allo scorso periodo). I giudizi negativi e molto negativi (pari al 26,4%) e i neutrali (1,9%) hanno subito una lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente.

Fonte: Crea

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