Buone nuove per il trasporto merci. Rete ferroviaria Italiana (Rfi) testerà treni merci a levitazione magnetica e propulsione elettrica.
“L’interesse scientifico e tecnologico di questo progetto - spiega in una nota Rfi - mira a valutare l’integrazione di un sistema logistico sostenibile per il trasporto delle merci ad alta velocità, attraverso la riduzione degli attriti aerodinamici e del consumo energetico, con una soluzione di trasporto più veloce, economicamente conveniente e ambientalmente meno impattante, i cui i benefici avrebbero una ricaduta importante e immediata su tutta la filiera”.
Il protocollo di intesa
Per finalizzare il progetto è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra Rai e Ricerca sul Sistema Energetico (Rse), società controllata da Gestore dei servizi energetici (Gse), a sua volta interamente partecipata dal ministero dell'Economia e delle finanze (Mef).
Inizialmente impiegata nel settore merci, la tecnologia Pipe§net - che utilizza la levitazione magnetica e la propulsione con motore elettrico - sarà sperimentata al circuito di Bologna San Donato, di proprietà di Rfi, in cui sarà permesso effettuare sperimentazioni senza impattare sull’esercizio ferroviario.
"Un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dedicato all’innovazione nel settore ferroviario - sintetizza Rse - Grazie alla levitazione magnetica e alla propulsione con motore elettrico lineare, che opera all’interno di tubi a bassa pressione, il progetto rappresenta una rivoluzione per il settore".
I vantaggi sulla logistica delle merci
Una volta testato e approvato, il treno merci a levitazione magnetica aiuterebbe ad abbattere significativamente i tempi di trasporto, garantendo al contempo emissioni zero sull'ambiente. Inoltre, sarebbe in grado di sostenere un volume maggiore di trasporto dei beni di consumo. "Permetterebbe un trasporto più facile di medicinali o beni che necessitano di fruizione immediata - puntualizzano i partner del progetto - senza contare i vantaggi che porterebbe agli operatori del settore".
“Questa tecnologia consentirà di trasportare merci fino a una tonnellata al secondo su tutto il territorio italiano senza ricorrere a fonti fossili - precisa Rse - Grazie all’assenza di attrito, il motore elettrico lineare non disperderà energia e potrà funzionare anche come generatore, recuperando fino al 70% dell’energia utilizzata durante l’accelerazione, mentre il restante 30% sarà fornito da pannelli fotovoltaici e batterie.
Questa infrastruttura potrebbe movimentare fino a un miliardo e mezzo di capsule all’anno lungo tutta la dorsale tirrenica, da Reggio Calabria a Milano, e lungo quella adriatica, da Lecce a Venezia, e sviluppare il collegamento dei porti e le linee trasversali - conclude - La tecnologia permetterà lo sviluppo di una vera e propria rete, simile a quella internet, che consentirà alle merci di raggiungere la stessa destinazione attraverso percorsi diversi”.