29 giugno 2023

Brennero, sale la tensione in Europa

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Non accenna a diminuire la tensione tra Italia, Austria e Germania sulla questione Brennero. Come aveva infatti già spiegato myfruit.it, il comportamento dell’Austria sulla gestione dei pedaggi non piace agli altri attori coinvolti, Europa in primis.

E infatti, la commissaria europea per i Trasporti Adina Valean, intervenuta a Roma alle commissioni riunite Politiche Ue e Ambiente del Senato e Trasporti e Politiche Ue della Camera dei deputati, ha esternanto la propria posizione in merito ai divieti unilaterali di transito e circolazione, dosaggio compreso, imposti sul transito dei mezzi pesanti lungo la direttrice del Brennero. Valean ha condannato, senza mezze parole, il comportamento del Governo austriaco: “Italia e Germania sono state molto costruttive, l’Austria no”, ha sintetizzato.

“Le dichiarazioni della commissaria Valean non potevano essere più opportune – ha commentato Alessandro Peron, segretario generale Fiap, Federazione italiana autotrasportatori professionali – Fiap ha messo nuovamente in evidenza come i divieti e i dosaggi al transito dei veicoli industriali, introdotti da tempo dall’Austria, e dal Tirolo in particolare, creino un danno all’economia dell’Italia e all’Europa, considerando i livelli di import/export di materie prime e prodotti finali. E non solo al trasporto stradale”.

Un danno che, secondo Fiap, è pari a 250 milioni all’anno. Una cifra che, sempre secondo la Federazione, sarebbe confermata dai dati contenuti nel recente rapporto prodotto da Uniontrasporti/Unioncamere.

“Un valore che, purtroppo, pensiamo possa essere anche in crescita – ha proseguito Peron – La Federazione si è mossa per accrescere l’attenzione e l’interesse della politica sui divieti al Brennero e sulla più complessiva questione delle Alpi. Tra le iniziative già intraprese, quella della richiesta della apertura di un tavolo interministeriale Trasporti, Industria e made in Italy, Agricoltura e Ambiente, vista la criticità del tema ed i riflessi su ciascuna delle materie gestite dai rispettivi dicasteri”.

“E’ arrivato probabilmente il momento che la politica utilizzi gli strumenti legali possibili a livello europeo, riaffermando, senza alcun dubbio, il principio della libera circolazione delle merci, e mettendo forte in evidenza il danno economico provocato. Sosteniamo, quindi pienamente il ministro Matteo Salvini nel proseguimento delle azioni alla Corte di Giustizia europea, per far valere le ragioni del nostro Paese che subisce un notevole danno economico e da tempo”.

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