Trend e mercati

20 dicembre 2024

Consumi: buona la campagna estiva dell’ortofrutta

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Da gennaio a ottobre sono stati acquistati circa 4,3 milioni di tonnellate di ortofrutta da parte delle famiglie italiane per il consumo fresco e domestico, in linea con i quantitativi dello stesso periodo del 2023.

La spesa in questo parziale d’anno - rileva l’Osservatorio di mercato di Cos Italy - è di oltre 10,5 miliardi e cresce del 2% a causa di un lieve incremento del prezzo medio. 

Oggi è possibile fare una valutazione della campagna estiva e come vedremo emergono spunti interessanti. Gli acquisti delle principali specie frutticole sono andati in generale bene; ottima performance per le nettarine i cui acquisti risultano in crescita per il secondo anno consecutivo: + 12% sull’anno precedente. Lieve flessione per le pesche:  -3% sul 2023, che però non azzera il vantaggio sullo scorso anno in termini di specie, infatti pesche e nettarine nell’insieme registrano un +2 per cento.

Scende di tre punti percentuali il consumo di albicocche, a fronte però di un +3% delle susine e di un +22% delle ciliegie, dopo la disastrosa campagna del 2023. Consumi in netto aumento anche per l’uva da tavola fino a settembre, poi una flessione importante nel mese di ottobre ha portato ad un  risultato complessivo del +1 per cento.

Scende del 2% l’acquisto di angurie ma aumenta del 4% quello dei meloni. Nel complesso delle specie estive, gli acquisti al dettaglio sono aumentati del 2 per cento.

"Difficile al momento - precisa Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy - fare una proiezione di chiusura d’anno. Il 2024, dopo i primi due mesi segnati da contrazioni, era partito bene, con variazioni sempre positive da marzo fino a tutto agosto. Dopo un prima lieve battuta d’arresto in settembre, quando i quantitativi sono scesi dell’1%, ottobre ha segnato invece un -5% rispetto allo stesso mese del 2023". 

"Il calo è da imputare al comparto della frutta: -10%, in particolare hanno sofferto le mele, scese nel mese dell’8%, e l’uva da tavola, calata di un pesante 22 per cento. Avremo il consuntivo dell’anno quando saranno disponibili i dati di novembre e dicembre, che, a questo punto, risulteranno decisivi". 


Fonte: Cso Italy

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