Oltre 160mila tonnellate di frutta e verdura, 120mila delle quali provenienti da produttori regionali. Sono le eccedenze alimentari del settore ortofrutticolo che la Regione ha salvato e donato a enti benefici dell’Emilia-Romagna tra il 2012 e il 2024, grazie al sistema informatizzato Sir: un modello all’avanguardia creato nel 2012 per promuovere il recupero dei prodotti ortofrutticoli ritirati dal mercato in relazione al fondo Pac (Politica agricola comune).
E che ha permesso di coniugare la prevenzione delle crisi di mercato con la lotta allo spreco alimentare e il sostegno alle fasce più fragili della popolazione.
Una best practice a livello europeo
Il sistema, riconosciuto come best practice a livello europeo, è uno dei pilastri del progetto Lowinfood, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. In questi quattro anni di attività, la Regione ha collaborato con partner europei per sviluppare e testare soluzioni innovative nella gestione delle eccedenze alimentari, consolidando un sistema efficiente di redistribuzione e logistica solidale.
Tra le iniziative, è stata sperimentata in Romania l’applicazione della piattaforma Sir, con l’obiettivo di estenderne il modello a livello internazionale.
Un convegno sul progetto
Oggi si è svolto a Bologna il convegno Il valore dell’impatto sociale del sistema regionale dei ritiri di mercato nel settore ortofrutticolo, a un anno e mezzo dall’avvio del tavolo programmatico regionale dei ritiri e della logistica solidale e a ridosso della conclusione del progetto Lowinfood. A chiudere i lavori, l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi.
Una ricerca sull'impatto sociale
Durante l'incontro sono state presentati i risultati di una ricerca condotta dalla Università di Bologna in sinergia con l’assessorato, volta a valutare, per la prima volta, l'impatto sociale del sistema Sir e Ie prospettive future della logistica solidale, sviluppata grazie alla collaborazione con la Rete regionale dei Centri Agroalimentari, le organizzazioni di produttori e gli enti del Terzo settore.
Nel triennio 2024-26, la Regione ha previsto uno stanziamento di 600mila euro per potenziare la logistica solidale e ampliare la rete di distribuzione, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione delle eccedenze e rendere più efficiente il sistema di riduzione degli sprechi alimentari.
Le parole dell'assessore
"La Regione - ha sottolineato Mammi - si conferma un punto di riferimento nazionale ed europeo per le politiche di prevenzione degli sprechi alimentari. Con il sistema S.I.R. abbiamo creato un modello virtuoso che unisce sostenibilità economica, sociale e ambientale come dimostrato anche dai risultati della ricerca condotta dall’università di Bologna evidenziando un ritorno sociale di quasi 5 euro per ogni euro investito".
"Questo progetto - conclude Mammi - dimostra come, attraverso la collaborazione tra istituzioni, imprese e terzo settore, sia possibile trasformare una criticità, come le eccedenze di mercato, in un’opportunità per il territorio, contribuendo concretamente alla lotta contro la povertà alimentare e al miglioramento della qualità dell’alimentazione nella fasce più fragili della popolazione”.
Fonte: Regione Emilia Romagna