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29 luglio 2024

Emergenza siccità al sud, soffre soprattutto la Sicilia

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Al sud è emergenza siccità, in particolare in Sicilia. A riassumere la situazione sono le immagini che arrivano da Agrigento: lunghe code fin dalle prime luci dell'alba per accaparrarsi una tanica di acqua.

L'acqua manca perché non piove, ma a essere sotto accusa è anche l'inefficienza della rete idrica: si perdono litri e litri di acqua, le stime più severe dicono fino al 60% di quella disponibile.

Le zone rosse dell'Ispra

E la mancanza di precipitazioni sta costringendo gli amministratori locali del meridione a trovare soluzioni, soprattutto in quelle aree che l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) definisce rosse, dunque con severità idrica alta. Il che si verifica quando, pur prendendo tutte le misure preventive possibili, non si riescono a evitare danni al sistema, anche irreversibili. 

In questo caso sussistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di siccità prolungata o di emergenza: è quanto avvenuto finora in Calabria e in Sicilia.

Sicilia: situazione drammatica, ma bene la pompa Diga Lentini

Ed è proprio la Sicilia a soffrire più di tutte le Regioni italiane, tanto che Giosuè Catania, presidente facenti funzioni di Cia Sicilia Orientale ha dichiarato:

"Chiediamo al presidente dell’Ars (Assemblea regionale siciliana) di convocare una seduta straordinaria nella quale sia affrontata, in tutta la sua drammaticità, l’’emergenza siccità che sta portando allo stremo i siciliani, le città, le campagne, le produzioni, gli allevamenti con danni inquantificabili e ormai irreversibili".

"Si ha l’impressione che le Istituzioni non abbiano ancora la piena consapevolezza di cosa stia accadendo, di come non ci sia un solo altro minuto da perdere, di quanto sia davvero una corsa contro il tempo – ha continuato – gli invasi sono a secco come mai lo sono stati, i comuni boccheggiano, la terra è arida, le produzioni sono andate perdute, gli animali stanno morendo. Le procedure per il riconoscimento dei danni sono lunghe (sebbene siano mesi che l’agricoltura langue in uno stato comatoso dal punto di vista sia strutturale che produttivo) e nel frattempo, migliaia di aziende agricole non avranno la forza di resistere e saranno costrette ad abbandonare le attività".

In privincia di Siracusa, però, un provvedimento è stato preso: si tratta della pompa di sollevamento della Diga di Lentini. La questione l'ha riassunta il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida:

"Finalmente potrà contribuire a garantire una distribuzione più stabile ed affidabile per l'approvvigionamento idrico della Sicilia orientale e ringrazio il presidente Renato Schifani e la Regione Siciliana per essersi attivati in questo senso -  ha dichiarato - La questione del Lago di Lentini era stata sollevata all’incontro istituzionale che ho avuto a Siracusa, nei scorsi giorni, con le associazioni di categoria e i rappresentanti della Regione Siciliana, rispetto alla grave emergenza idrica che sta attraversando l'Isola: il paradosso di un bacino pieno d’acqua che non poteva essere utilizzato per irrigare i terreni agricoli circostanti a causa della mancanza dell’impianto".

Sardegna: frutta e verdura allo stremo

Anche la Sardegna è ancora stretta nella morsa del caldo e della siccità: fino a 197 millimetri in meno di precipitazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le aziende ortofrutticole sono allo stremo. E Coldiretti chiede lo stato di emergenza.

"La situazione è sempre più di disastrosa, soprattutto in Baronia, Bassa Gallura, Sarrabus, Ogliastra, Basso Campidano e Cagliaritano con le scorte d’acqua che si stanno esaurendo, pozzi prosciugati e crescenti difficoltà economiche per far arrivare la risorsa idrica nei territori - hanno spiegato Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Sardegna - Nonostante gli interventi dell'assessorato dell’Ambiente, ancora oggi riscontriamo come l'assenza della dichiarazione dello stato di calamità naturale stia frenando tutti gli interventi per alleviare la grande sete dei nostri campi, in questi giorni continuiamo a ricevere centinaia di richieste d'aiuto".

Puglia: raccolti di ortofrutta dimezzati

"Sui campi dell'intera Puglia e di tutti i settori dell'agricoltura non piove da mesi. L'emergenza idrica, nel 2024, non ha precedenti. Saranno dimezzate le produzioni di ortofrutta, la raccolta dell'uva". Lo ha spiegato Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori italiani di Puglia, che ha aggiunto:

"È una situazione, questa, aggravata dall'inerzia dei consorzi di bonifica commissariati, i quali in tutti questi anni non hanno approntato piani, programmazioni, progetti e azioni per affrontare strutturalmente il problema idrico-irriguo e l'insufficiente dotazione di strutture e tecnologie per il risparmio e il riuso dell'acqua. Cia Agricoltori italiani di Puglia chiede un piano di interventi per l'autosufficienza idrico-irrigua della Puglia, per garantire agli agricoltori pugliesi l'acqua necessaria per le diverse colture e per ridurre gli sprechi che compromettono il già insufficiente apporto di acqua".


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