19 marzo 2020

Export via mare, primi segnali di ripresa

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Non solo trasporto su gomma, la logistica si fa anche via mare. E, se a livello internazionale i porti sono al momento operativi, la situazione è in continuo cambiamento e va valutata costantemente. Sembra ad esempio – ma non ci sono fonti ufficiali – che gli Stati Uniti con la chiusura di alcune fabbriche stiano annullando gli ordini dall'Italia. Cosa che, però, non riguarda l'ortofrutta. Myfruit fa il punto della situazione con Linda Carobbi, corporate director Fresh fruit and vegetable vertical market di Savino Del Bene, la più grande azienda italiana di spedizioni e logistica e una delle più importanti a livello globale.

Iniziamo con le buone notizie. “In Cina i porti stanno riprendendo le attività – dice la manager -. Quindi, finalmente, a poco a poco arriveranno in Europa i reefer vuoti. Le tempistiche non sono brevi, perché non arriveranno prima di aprile per ovvi motivi di transit time, ma si tratta di un primo segnale positivo, una ripartenza”.

In questa fase di particolare incertezza, c'è un secondo aspetto confortante: “Non manca la richiesta di spedire mele italiane in Medio Oriente e in Egitto- dice Carobbi -. Anche in questo caso, non avere container disponibili crea però qualche difficoltà nel gestire le operazioni. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, la campagna dei kiwi è praticamente terminata, non resta molto da fare”.

Sul fronte dei competitor, la Spagna è in piena campagna export per gli agrumi. “Agrumi per i quali c'è forte richiesta dalla Cina, ma anche per gli spagnoli le spedizioni sono complicate dalla carenza di reefer vuoti”, conclude Linda Carobbi.

L'anno scorso la Savino Del Bene ha festeggiato 120 anni di attività e ha trasportato a livello globale 75.500 tonnellate per via aerea e 621.000 TEU via mare, grazie ai suoi 4.400 dipendenti e una rete di oltre 200 uffici in tutto il mondo. Il fatturato globale dell'azienda è di oltre 1,5 miliardi di euro.

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