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20 febbraio 2025

Il pack ortofrutta? Parlante, riciclabile e monomateriale

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Parlante, ad alto tasso di riciclabilità e monomateriale. E' l'identikit che l'Osservatorio Immagino di Gs1 Italy traccia del packaging nel segmento ortofrutta. A darne i dettagli la 16esima edizione del report, che parte da una premessa: "Nel largo consumo le indicazioni relative al riciclo dei packaging guadagnano sempre più spazio sulle etichette. Continua ad aumentare, infatti, il numero delle referenze che riporta queste informazioni on pack".

Prima di entrare nel merito dell'analisi, va ricordato che l’Osservatorio Immagino di Gs1 Italy è lo studio semestrale che analizza le abitudini di consumo degli italiani, incrociando le informazioni riportate sulle etichette dei prodotti di largo consumo digitalizzate dal servizio Immagino di Gs1 Italy Servizi (oltre 100 variabili tra ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni NielsenIQ sul venduto in supermercati e ipermercati italiani

Nello specifico, la 16esima edizione monitora l’andamento di 138.179 prodotti venduti nella grande distribuzione italiana tra luglio 2023 e giugno 2024.

Pack ortofrutta largamente riciclabile 

Secondo l'Osservatorio, il 56,4% delle referenze monitorate riporta informazioni circa la riciclabilità dell'imballaggio, il che significa che su più della metà delle confezioni è presente un’indicazione che può aiutare i consumatori a riciclare correttamente le confezioni dei prodotti acquistati.

Il 90% dei prodotti sulle cui etichette viene comunicata la riciclabilità del pack è venduto in imballi totalmente o largamente riciclabili. In diminuzione, anche se lieve, la quota delle referenze vendute in packaging non riciclabili a riprova che l’impegno delle aziende del largo consumo per la raccolta differenziata è il più delle volte effettivo e concreto.

Tra giugno 2023 e giugno 2024 l’aumento dei pack parlanti appare generalizzato e trasversale ai vari reparti: i surgelati si confermano l’area merceologica in cui viene maggiormente comunicata in etichetta la riciclabilità del packaging ( 78,7% delle referenze vs 76,2% dell’anno precedente). Al secondo posto resta il fresco (69 vs 66,1%) e a seguire, al terzo posto, l’ortofrutta con il 67,1 per cento (era il 64,8%).


Nella Gdo, l’incidenza dei prodotti venduti in un packaging largamente riciclabile varia dal 95,5% dell’ortofrutta al 79,9% del cura persona. Per contro, diminuiscono le vendite dei pack muti (ossia che non dichiarano nulla riguardo la riciclabilità delle confezioni), in calo del -9,3 per cento, e quella dei prodotti parzialmente o totalmente non riciclabili (rispettivamente -3 e -2,6%), così come quella dei prodotti riciclabili (-5,6%).

L’anno finito a giugno 2024 ha portato in tutte le aree merceologiche a una crescita trasversale della quota di confezioni vendute su cui si comunica la riciclabilità dei packaging. Il freddo mantiene la prima posizione, con il 93,2% di confezioni parlanti, seguito dal fresco con l’86,3% e dall’ortofrutta con l’84,2 per cento. Si collocano sopra la media del largo consumo anche il cura casa (82%) e la drogheria alimentare (81,4%), mentre le carni vi si avvicinano (79,5%).

Frutta e verdura hanno confezioni monomateriali

Infine, tra i diversi reparti merceologici, anche in quest’edizione dell’Osservatorio Immagino l’ortofrutta si conferma quella con la maggior incidenza di prodotti con confezioni realizzate con un unico materiale (60,3%). 

Restando su questo tema, ma analizzando le singole referenze, i fuori-pasto salati sono la categoria con la maggior incidenza di prodotti conpackaging monomateriale (oltre l’80% delle referenze), seguiti da cereali e zuppe, frutta e vegetali secchi, accessori e pasta, tutti con quote superiori al 75 per cento.

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