27 gennaio 2022

Italiani e spesa online: le abitudini di consumo nel 2021

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Dopo il 2020, anche l'anno che si è appena concluso ha registrato ulteriori cambiamenti nello stile di vita e nelle abitudini di consumo degli italiani, complice la continua evoluzione dell'emergenza sanitaria. In uno scenario in costante mutamento, Everli (il marketplace della spesa online) ha voluto analizzare i propri dati per fornire un'istantanea delle tendenze che hanno caratterizzato la spesa online degli italiani negli ultimi 12 mesi.
In particolare, attraverso il suo terzo Report annuale ha evidenziato trend e curiose differenze tra le diverse regioni e province, indagando se e come siano cambiati i comportamenti di acquisto in Italia.

I trend della spesa online degli italiani nel 2021

In base al report 2021 di Everli, la classifica delle 10 categorie di prodotto più acquistate dai consumatori italiani è parecchio cambiata rispetto allo scorso anno, con una crescente tendenza a comprare prodotti salutari. Nello specifico, si conferma capolista di questo speciale ranking la categoria “verdura”, subito seguita da “frutta” (secondo posto), spodestando la categoria merendine, che nel 2021 si ritrovano solo al settimo posto.

La tendenza healthy si conferma anche guardando il resto della classifica, che vede quest'anno posizioni più alte occupate da categorie quali pasta di semola corta (terzo), insalate pulite e lavate (sesto), pane (nono) e agrumi (decimo) e registra l'uscita dalla top10 di categorie particolarmente apprezzate nel 2020, come formaggi e salumi, latte e burro, gelati e scatolame, così come le farine e i preparati per pane e pizza fatti in casa.

Il carrello online degli italiani nel 2021

Negli scorsi 12 mesi, complici limitazioni meno severe rispetto ai lockdown del 2020, il dato relativo alla spesa totale effettuata online in Italia è fisiologicamente leggermente sceso (-4%), mentre il numero complessivo di ordini è salito (+6%), benché con un valore medio del carrello inferiore (-9,8%): segno che i consumatori dello Stivale nel 2021 hanno integrato la spesa effettuata online nella loro quotidianità, gestendo un numero maggiore di spese, ma un po' più piccole. La zona d'Italia che ha visto maggiormente l'affermarsi della spesa online nelle proprie abitudini è stato il Nord-Est (Friuli-Venezia-Giulia e Veneto): infatti, Venezia (+17,5%), Udine (+17%) e Trieste (+15%) sono le tre città dove si è registrata la crescita maggiore anno su anno.

Per quanto riguarda l'organizzazione della spesa, le abitudini degli italiani sono parzialmente cambiate rispetto all'anno precedente: infatti, se nel 2020 era il lunedì il giorno preferito per ordinare la spesa online, nel 2021 è il venerdì la giornata abitualmente deputata a questa attività. La domenica, invece, anche nel 2021 rimane il giorno in cui si registrano meno ordini sulla piattaforma. Sul fronte orari, il mattino si conferma il momento più gettonato per ordinare la spesa online, soprattutto tra le 10 e le 11. Infine, l'app per la spesa è di gran lunga preferita dagli abitanti del Bel Paese rispetto alla versione web (68% vs 31%), con una crescita di  7 punti percentuali rispetto al 2020.

Le evidenze più interessanti per ogni categoria

Indagando più nel dettaglio i dati di Everli e mettendo a confronto le abitudini di acquisto online lungo lo Stivale, emergono interessanti curiosità e differenze su gusti e comportamenti dei consumatori tricolore.

Nel corso dell'ultimo anno, Messina è stata la provincia italiana che ha acquistato il maggior numero di prodotti della categoria frutta e verdura (18%), guadagnandosi dunque lo scettro di città più “salutista”del Paese. Mentre l'Emilia-Romagna si riconferma per la terza volta consecutiva la regione più healthy dello Stivale, con ben tre province nella top10: Bologna (secondo posto), che sale di quattro gradini rispetto al 2020, Parma e Modena, rispettivamente in quarta e sesta posizione.

Sondrio, invece, si aggiudica il primato di città più godereccia d'Italia per l'acquisto online di dolciumi, seguita da Napoli e da Taranto. Le spese più ingenti di carne e pesce sono state effettuate in provincia di Caserta: è, infatti al primo posto, con questa categoria che pesa ben il 22% del totale delle spese effettuate. Le fanno compagnia sul podio, Imperia e Alessandria.

Fonte: Everli

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