Logistica e Trasporti

15 giugno 2024

Logistica: no alla speranza, sì alle soluzioni

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Delpozzo: "L'ortofrutta non può aspettare che la situazione geopolitica si sblocchi. Bene gli imballaggi attivi e l'atmosfera modificata"


"E' un anno tribolato per la logistica, ma non possiamo stare a guardare. L'ortofrutta deve trovare il modo per muoversi in sicurezza, senza subire danni".
Esordisce così Massimo Delpozzo, Cso di Nord Ovest, che prosegue: "Sappiamo tutti cosa sta accadendo da sette mesi a questa parte nel Canale di Suez, le navi sono costrette a circumnavigare l’Africa per evitare gli attacchi del gruppo paramilitare degli Houthi. Non possiamo prevedere quando e se si risolverà la situazione, occorre farsi trovare preparati in vista della prossima stagione commerciale export. Non può più accadere che, nella speranza che la situazione geopolitica si sblocchi, la frutta fresca si fermi". 


Massimo Delpozzo e Valentina Mellano, Ceo di Nord Ovest

Il riferimento è ai tanti esportatori che negli ultimi mesi, viste le grosse difficoltà a far viaggiare la merce, hanno preferito anticipare la fine della stagione, sperando nella riapertura di Suez in tempi brevi, in modo da non subire ulteriori danni nelle future spedizioni di frutta fresca destinate al Medio Oriente e all’Asia.

"Ma la speranza non è il modo ideale di fare business - argomenta Delpozzo - Alcuni esportatori hanno subito una riduzione dell'export del 20-30% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, non è accettabile". 

Dunque che cosa fare? "Non dobbiamo soccombere alle dinamiche globali, la logistica va discussa e rimodulata in base a quelli che sono i nuovi scenari - suggerisce Delpozzo - Occorre cambiare mentalità e approfondire gli aspetti legali e di diritto alla navigazione, gli aspetti assicurativi, il Cargo Claim, e soprattutto le soluzioni tecniche. La conservazione in cella, l’uso di imballaggi attivi, il trasporto della frutta in container con atmosfera controllata e modificata sono tutte soluzioni già esistenti che possono allungare la shelf life e, dunque, fare in modo che i prodotti deperibili possano affrontare viaggi più lunghi di 15-20 giorni".

Nord Ovest Academy, obiettivo centrato

Tutti temi che sono stati trattati di recente a Verona, durante l’oramai consueto appuntamento con Nord Ovest Academy. "Abbiamo parlato del fattore tempo, un elemento determinante di successo nel trasporto marittimo di ortofrutta - riferisce Massimo Delpozzo - La decisione di trattare queste problematiche è stata una logica conseguenza della situazione che noi e i nostri clienti stiamo vivendo nell'ultimo periodo".

"Abbiamo riunito esperti di altissimo livello intorno a un tavolo, l'obiettivo era trattare in modo approfondito e a 360 gradi il tema, dunque ci siamo soffermati sugli aspetti legali e sul diritto alla navigazione, sugli aspetti assicurativi e su quelli tecnici". 

Quanto a questi ultimi, per evitare di generalizzare troppo, è stata focalizzata l'attenzione sulle diverse tipologie di frutta: "Abbiamo distinto tra mele, kiwi, susine, uva da tavola, perché non tutte le referenze si comportano allo stesso modo". 

"Siamo positivamente stupiti dalla grandissima partecipazione in termini numerici, sala gremita, scambio di opinioni continuo - riassume - L’interesse è stato via via crescente per un evento che non ha eguali nel mondo del trasporto marittimo di prodotti deperibili in container reefer". 

"Un momento ormai consueto che permette lo scambio del know-how fra operatori del settore - conclude Massimo Delpozzo - Tangibili, a fine evento, la positività e la riconoscenza, perché abbiamo portato alla luce delle soluzioni. L’esportazione di ortofrutta non può abbandonarsi alla speranza, ma deve puntare a una gestione logistica efficace, affidarsi a partner di livello che sappiano trattare il prodotto al meglio. L’obiettivo che ci eravamo dati, cercare soluzioni a problemi concreti, è stato sicuramente centrato".

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