05 febbraio 2021

Macfrut, ci incontriamo a Rimini dal 7 al 9 settembre

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Causa pandemia, Macfrut 2021 lascia il consueto mese di maggio (in precedenza era previsto dal 4-6 maggio) per ricollocarsi a settembre, da martedì 7 a giovedì 9, con quella che è stata definita una special edition tra quartiere fieristico di Rimini – sono sei i padiglioni coinvolti – e piattaforma digitale.

Renzo Piraccini, presidente di Macfrut e fiera avicola

L'evento si aprirà però lunedì 6 settembre con “The China Day”, una giornata esclusivamente dedicato al business con la Cina.

“Lo stato di emergenza sanitaria europeo – ha argomentato Renzo Piraccini, presidente di Macfrut e fiera avicola, durante la conferenza stampa di stamattina – è stato prorogato fino al 30 aprile, il che non ci ha permesso di confermare le date di maggio. Confortati dalle dichiarazioni del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale prevede che entro l'estate il 70% della popolazione adulta europea sarà stata vaccinata, riteniamo che settembre sia il mese perfetto per il nostro salone, che quest'anno sarà ricco di novità”

In presenza, ma anche online

Tra queste, la prima riguarda la versione online della fiera: Macfrut 2021 prevede, per chi prenota uno stand in fiera, anche uno stand virtuale sulla piattaforma digitale macfrutdigital.com: “Grazie all'esperienza maturata con l'edizione di Macfrut Digital 2020 – ha puntualizzato Piraccini – siamo lieti di ampliare le possibilità di business. Con il digitale si potrà infatti allargare il raggio d’azione commerciale a quegli operatori che, a causa delle restrizioni, non potranno raggiungere Rimini”. 

Macfrut, un ponte tra Europa e Cina

Come premesso, il salone dell'ortofrutta sarà anticipato da una giornata esclusivamente dedicata al business con la Cina, The China Day, in programma lunedì 6 settembre sulla piattaforma digitale: “Nella scorsa edizione di Macfrut Digital – ha ricordato il presidente – il padiglione cinese ha avuto circa 120mila visite e ordini che hanno superato i dieci milioni di dollari. Per tale motivo, l’Ente governativo cinese per la promozione dei prodotti agricoli (Atpc, Agricoltural trade promotion centre), ha deciso di puntare su Macfrut”.

The China Day vedrà la presenza di oltre 100 aziende cinesi e di numerose imprese internazionali interessate a proporre i propri prodotti e servizi alla Cina. Tutti gli stand saranno visibili in tre lingue, italiano, inglese e cinese: “Per favorire gli incontri b2b – ha aggiunto Piraccini – la fiere fornirà un servizio di interpretariato a disposizione di espositori e buyer. Riteniamo che si tratti di una grande opportunità per le aziende italiane che desiderano fare business con il grande colosso asiatico”.

“Nel corso degli anni Macfrut è diventata una delle più influenti fiere ortofrutticole d’Europa e dell’area mediterranea – ha affermato Ma Hongtao, direttrice del Centro di promozione del commercio agricolo del ministero dell’Agricoltura e degli affari rurali, intervenuta con un video-messaggio – Il salone di Rimini è il ponte tra l'Europa e la Cina, un'importante piattaforma per gli scambi del settore ortofrutticolo”.

Le altre novità

La tre giorni riminese sarà ricca di eventi nell'evento: andranno in scena la terza edizione del congresso internazionale delle biosoluzioni e la quarta edizione di International asparagus days, per la prima volta in contemporanea a Macfrut. La Sardegna sarà la regione partner della manifestazione e all'interno del quartiere fieristico ci sarà l’Italian retailer business lounge, un’area dedicata alla Gdo e ai distributori italiani, per incontri mirati con gli espositori fissati attraverso un apposito programma di matching. Ci saranno anche i b2b meeting agenda, ossia la la possibilità per i visitatori di gestire il proprio tempo in fiera pianificando gli incontri tramite lo stand virtuale. Infine un'area espositiva (a prezzi scontati) per le start-up universitarie dedicata all'innovazione.

“Siamo ottimisti – ha concluso Piraccini – ma seguiremo l'evoluzione dell'emergenza sanitaria. Per cause di forza maggiore, o semplicemente per l'indisponibilità dell'espositore, ci impegniamo a restituire gli eventuali acconti, con la consueta collaborazione che ci lega al mondo degli operatori della filiera ortofrutticola”.

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