Chi ci sarà
Negli oltre 400 metri di superficie di IFV trovano posto, organizzazioni di categoria, aziende, consorzi di tutela di prodotto Igp/Dop e organizzazioni di produttori provenienti da numerose regioni italiane.
Tra gli espositori dell’Italian Fruit Village troviamo l’organizzazione degli imprenditori agricoli Coldiretti, la Confederazione italiana agricoltori, l’Unione nazionale Italia Ortofrutta, le organizzazioni di produttori Terra Orti, La Deliziosa, AOA, Costieragrumi, Amico Bio, Campania Felix, Aroma Domus, La Palma, Assodaunia, Galletto e Terra del Sole, l’Aop Europae, i Consorzi di Tutela Rucola Igp della Piana del Sele, Carciofo di Paestum Igp e Limone Costa d’Amalfi Igp, le aziende agricole Cerro, FeolFruit, La Reggia, B&B Frutta, Paolillo, Napolitrans, Senese e D’Acunto.
Per promuovere il sistema agroalimentare italiano sarà allestita un’area eventi con ristobar, in cui si terranno talk con i principali player istituzionali della filiera, ma anche presentazioni in grado di valorizzare i prodotti e i progetti delle aziende partecipanti. Il tutto alternato da degustazioni e cooking show, per esaltare, anche in cucina, le qualità del prodotto italiano.
Si amplia anche la partecipazione Dopo Fruit Logistica, l’Italian Fruit Village farà tappa, nella sua versione bio, al Biofach di Norimberga. A maggio sarà la volta di Cibus e, sempre in Italia, della terza edizione del Salone della Dieta Mediterranea (Dmed). A giugno l’Italian Fruit Village sarà negli Stati Uniti al Summer fancy food show di New York mentre, a ottobre si ritorna, come di consueto, al Fruit Attraction di Madrid. Ultimo appuntamento dell’anno a Parigi in occasione del Sial.
“A Berlino riparte la nostra attività fieristica per sostenere l’internazionalizzazione del prodotto italiano. Nel 2024 abbiamo incluso nuove manifestazioni – dichiara il presidente del Consorzio Edamus, Emilio Ferrara – per favorire sempre più l’incontro tra mondo produttivo, decisori politici e buyers, affinché il lavoro delle aziende e la qualità delle produzioni italiane possano essere valorizzati e ampliando il loro posizionamento nel mercato globale”.
Fonte: Italian Fruit Village