10 giugno 2013

A caccia del melone mantovano. Tra i banchi di un mercato rionale milanese

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Difficile farsi largo in alcuni punti, vuoi per la calca, vuoi per l’irregolare disegno che formano le tante bancarelle. Colori, suoni, voci, spesso urlate per attirare i consumatori, provenienti da dialetti e inflessioni tra le più disparate. È lo storico mercato rionale di via Osoppo a Milano, uno dei 86 disseminati tra i tanti quartieri della città.

A caccia di meloni, tra indicazioni spesso un po’ approssimative quanto ad origine e tipologia, si percepisce chiaramente come siamo in piena fase di transizione tra provenienze diverse. Dovrebbero spopolare quelli mantovani, ma a causa del tempo e dei ritardi, trovano spazio sui banchi soprattutto quelli siciliani. «I lisci devo spingerli, mentre i retati si vendono da soli» ci dice Lo Russo, primo dei tanti fruttivendoli qui presenti. «Per ora tengo ancora quelli siciliani, per una questione di prezzo. All’ingrosso in questo momento i mantovani costano più di 5 euro al chilo e quindi diventa impossibile poi rivenderli». Eppure, poco più avanti, troviamo dei meloni mantovani retati a 3,90 euro al chilo così come a 2,90.

«Aspetto ancora un po’ per i meloni mantovani» ci dice Antonio Carbone, altro fruttivendolo con un bel banco ricco e colorato: «Difficile che la gente richieda o guardi la certificazione di origine. Approssimativamente sarà un 10% del totale della mia clientela». C’è chi si lamenta genericamente per i prezzi troppo alti all’ingrosso, chi, invece, ha sterzato sulla qualità e ragiona quasi in controtendenza rispetto alla maggioranza degli ambulanti presenti: «Appena arriveranno i meloni mantovani giusti li prendiamo sicuramente. Abbiamo deciso di optare sempre e solo sulla qualità, spesso certificata» ci dicono Adriano e Roberto – per darci un saggio della loro competenza cominciano a elencare nomi e cognomi di produttori di meloni mantovani – che insieme hanno creato la Road Fruit e girano per mercati rionali: «Con merce di qualità media abbiamo margini troppo bassi, mentre con la qualità guadagniamo di più e fidelizziamo la nostra clientela che poi torna».

Come appagare, allora, la voglia di melone mantovano, magari liscio? Con un certo stupore ci verrà incontro un panettiere di quartiere nella periferia sud di Milano. Incredibilmente informato ce ne mostra, appena comprati, lisci e decisamente profumati, a 3.50 al chilo. Ma come faccio a sapere che sia veramente mantovano? «Guardi qui, direttamente sulla buccia. Nome del produttore e numero di certificazione».

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