In sintesi

30 aprile 2024

Andriani, cresce la filiera dei legumi 100% italiana

31

Con lo scopo di salvaguardare il suolo e l’ambiente, garantendo al contempo sicurezza e qualità alimentare, nel 2017 Andriani, società benefit ha avviato la filiera di legumi 100% italiana che consente alle imprese agricole aderenti di monitorare, grazie a moderni sistemi di supporto digitale forniti dall’azienda, l’impronta delle coltivazioni sull’ambiente, sia in produzione integrata che biologica, secondo quattro parametri: impronta carbonica, acidificazione, eutrofizzazione e uso netto di acqua dolce.

Le leguminose apportano numerosi vantaggi ai terreni, tra i quali il miglioramento della rotazione tra colture depauperanti e colture da rinnovo, l’incremento della fertilità del suolo attraverso la fissazione di azoto e la conseguente ridotta necessità dei fertilizzanti di sintesi, la diversificazione dell’uso dei campi e un minor dispendio di risorse idriche ed energetiche rispetto alla produzione di proteine animali.

Proprio per questo, lo scorso anno Andriani si era prefissata di ampliare la superficie coltivata dalla filiera portandola da circa 5mila a 7mila ettari. I risultati raggiunti oggi, però, hanno superato ogni aspettativa: le 284 aziende agricole partecipanti alla nuova campagna 2023-24 si estendono ora su ben 8mila ettari distribuiti in nove regioni italiane, tra cui Puglia e Basilicata. Inoltre l’azienda, che fin dalle sue origini è impegnata nell’implementare modelli produttivi sempre più virtuosi, nel 2023 ha intrapreso un nuovo percorso verso l’agricoltura rigenerativa, grazie una partnership con xFarm Technologies, ponendosi come obiettivo di lungo termine quello di preservare non solo la fertilità dei terreni, ma anche risorse preziose come l’acqua e la biodiversità.

La filiera di legumi di Andriani testimonia quindi che la collaborazione tra industria, tecnologia e mondo agricolo può consentire al settore agroalimentare di crescere in modo responsabile e di essere all’avanguardia nell’affrontare le sfide attuali e future, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità.

Fonte: Andriani

Potrebbe interessarti anche