“Tutte le attività direttamente o indirettamente necessarie e legate al regolare funzionamento della filiera alimentare, restano aperte”. Così la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova a proposito delle nuove disposizioni comunciate sabato sera dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Ricevo da stamattina decine e decine di telefonate di imprenditori. Deve essere chiaro: la filiera alimentare non chiude. Tutte le attività necessarie legate al regolare funzionamento della filiera restano aperte”.
Nei giorni scorsi, la ministra Bellanova ha anche sottolineato l'importanza di avere mantenuto inalterati gli orari di apertura di mercati e supermercati di generi alimentari. “Si tratta – ha detto – di una garanzia di sicurezza e tutela per tutti, le lavoratrici e i lavoratori come i cittadini. Evitare gli affollamenti nei luoghi di vendita dei prodotti alimentari deve essere un vero e proprio diktat, e questo può accadere solo se le presenze si possono diluire e scaglionare. Nessun bisogno di file dinanzi ai supermercati, come pure continua ad accaderre, per timore di chiusure inaspettate. Un senso importante di normalità, in tanta straordinarietà, che può aiutare anche a impedire lo spreco, acquistando più cibo di quanto poi si potrà consumare”.
“E’ importante, l’apertura regolare e non contingentata dei punti di vendita dei prodotti alimentari, perché tutela maggiormente i lavoratori della filiera e viene incontro alle esigenze di tutti i lavoratori e lavoratrici, quelli della sanità come quelli dei servizi pubblici essenziali come chiunque stia continuando a lavorare anche in queste difficili settimane”, ha aggiunto la ministra.
Il problema delle lunghe code, però, resta e anche ieri (sabato 21 marzo, per chi legge) i tempi di attesa sono stati lunghissimi, soprattutto per gli anziani e per chi, lavorando, non riesce a fare la spesa per il minor tempo a disposizione. “Un problema su cui dobbiamo necessariamente intervenire, confrontandoci con tutti i soggetti della distribuzione e della vendita – ha detto Teresa Bellanova -. Servono soluzioni alternative come, ad esempio, orari di apertura più prolungati possibile, l'uso di strumenti tecnologici (ma non solo) per verificare la lunghezza delle code e prenotare il proprio posto, l’apertura al pubblico dei cash&carry finora riservati alla ristorazione e, fondamentale, la consegna a domicilio.
“Stiamo vivendo un momento difficilissimo, ma è proprio davanti alle crisi che dobbiamo rimboccarci le maniche e trovare soluzioni efficaci e innovative, che consentano a tutti di proseguire la propria vita conservando momenti di normalità”, ha concluso la ministra Bellanova.