Crescono, nel 2024, gli acquisti domestici di prodotti biologici nel canale della Gdo, +2,9% su base annua, il che significa un volume di affari pari a 3,96 miliardi. A dirlo è il report di Ismea Biologico, gli acquisti alimentari delle famiglie.
Si consolida, inoltre, anche la crescita degli acquisti di prodotti biologici in volume (+4,3% sul 2023) con una intensità superiore a quella registrata in valore a conferma di una dinamica generalmente più contenuta dei prezzi medi allo scaffale per molti prodotti biologici.
Questo risultato consolida l’andamento positivo della domanda di prodotti biologici dell'ultimo triennio, pur evidenziando un rallentamento rispetto al 2023 quando, complice l’inflazione, si era registrato un incremento più sostenuto (+5,4% rispetto al 2022).
Bio vs convenzionale
Nel 2024, a differenza di quanto osservato nell’ultimo biennio, il valore degli acquisti di biologico è cresciuto a un tasso superiore rispetto a quello complessivo del paniere agroalimentare (+2,9% vs +0,9%). Dopo un 2022 e 2023 caratterizzati da una costante flessione, l’incidenza degli acquisti domestici di prodotti biologici sulla spesa agroalimentare complessiva è tornata quindi a crescere, salendo al 3,6 per cento.
L'ortofrutta al primo posto
Anche nel 2024 l’ortofrutta rappresenta la prima voce di spesa nello scontrino biologico (42,8%). In generale, comunque, la spesa bio mostra un aumento in valore nel 2024 per la maggior parte dei comparti alimentari, particolarmente significativo quello delle categorie degli oli e grassi vegetali e delle uova fresche che crescono, rispettivamente, del 31,8% e del 10,4% sull’anno precedente. Di contro, si riducono gli acquisti bio per le categorie salumi (-19,1%), carni (-3,5%), vino e spumanti (-1,6%) e derivati dei cereali (-1,2%).
Nell’ultimo anno il carrello della spesa bio si caratterizza anche per un aumento degli acquisti in volume dopo un periodo di sostanziale stagnazione, evidenziando una crescita superiore rispetto a quella osservata in valore a conferma di una dinamica generalmente più contenuta dei prezzi medi allo scaffale per molti prodotti biologici.
In particolare, oltre a oli e grassi vegetali, in volume aumentano soprattutto gli acquisti dei prodotti afferenti al comparto ortofrutticolo (frutta e ortaggi trasformati), e delle uova.
La crescita si fa notare nei discount
La distribuzione moderna si conferma, anche per il 2024, il canale distributivo preferito dai consumatori italiani per l’acquisto di prodotti biologici che raggiunge un fatturato di 2,5 miliardi registrando un incremento degli incassi di biologico di oltre 78 milioni (+3,2%) sull’anno precedente, il più alto in termini assoluti tra i canali distributivi.
Segue il canale dei discount, che con un fatturato bio ormai prossimo ai 600 milioni veicola il 15% degli acquisti dei prodotti biologici, accorciando le distanze dalla quota di acquisti afferente al canale dei negozi tradizionali (20,4%), in flessione di oltre un punto percentuale rispetto al 2023.
Da sottolineare che i consumatori continuano a scegliere il canale dello specializzato per l’acquisto di determinate referenze alimentari biologiche, tra cui anche i prodotti ortofrutticoli.