Un nuovo capitolo si aggiunge alla questione Brennero – uno dei principali itinerari di trasporto terrestre tra la Germania meridionale e l’Italia settentrionale e uno dei principali corridoi per il transito di merci tra l’Europa settentrionale e l’Italia – questa volta con esito positivo per l’Italia.
Stamattina 14 maggio è infatti stato diffuso il documento contenente il parere motivato della Commissione europea rivolto alla Repubblica italiana e alla Repubblica d’Austria: l’Ue di fatto non appoggia i divieti imposti dagli austriaci.
“Alcune misure in vigore in Austria limitano il trasporto di merci sulle autostrade A12 e A13 e, di conseguenza, la libera circolazione delle merci tutelata dall’Ue – si legge nel documento – Pur prendendo atto di alcune spiegazioni avanzate dall’Austria in relazione a considerazioni ambientali, le misure austriache mancano di coerenza e non possano essere giustificate nella loro interezza”.
Un passo indietro
Il disaccordo tra l’Italia e l’Austria sul traffico al Brennero va in scena ormai da anni e myfruit.it ha seguito più volte la questione da vicino.
Organizzando diversi incontri tra le parti, nel corso del 2023 la Commissione europea ha cercato la via della mediazione, senza però sortire alcun successo. Il 15 febbraio Roma ha dunque inviato a Bruxelles una missiva con la richiesta di procedere contro Vienna per i blocchi unilaterali imposti ai tir al valico.
L’Ue ha così iniziato il suo esame. “Dopo aver valutato attentamente le osservazioni scritte e orali delle parti – spiegano da Bruxelles – l’Ue ha espresso parere contrario sul divieto di circolazione notturna, divieto di circolazione settoriale mirato ad alcune merci con affinità ferroviaria, divieto invernale il sabato e razionamento dei veicoli pesanti in ingresso in autostrada (il cosiddetto dosing) imposti dall’Austria”.
Il parere nel dettaglio
Si legge nelle conclusioni (paragrafo 4): “La Commissione europea, dopo che gli Stati interessati sono stati posti in condizione di presentare in contradditorio le loro osservazioni scritte e orali, emette il seguente parere motivato: l’Austria ha violato gli obblighi a essa incombenti in forza degli articoli 34 e 35 TfUe; l’Austria ha violato gli obblighi a essa incombenti in forza dell’articolo 34 TfUe adottando misure che in determinati giorni limitano a un massimo di 300 veicoli l’ora il numero di autocarri che possono immettersi sull’autostrada A12 nei pressi di Kufstein (sistema di dosaggio). La richiesta dell’Italia di accertare una violazione dell’articolo 4, paragrafo 3, TUe da parte dell’Austria è infondata”.
La soddisfazione dell’Italia
“Il parere adottato questa mattina dalla Commissione Ue sul Brennero è accolto con grande soddisfazione dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – fa sapere il Mit – Il ministero procederà per ristabilire un quadro giuridico favorevole alle imprese e tutelare il principio di libertà all’interno dell’Unione europea”.
“La notizia rappresenta una vittoria significativa per il nostro Paese e per le imprese che quotidianamente muovono l’economia nazionale, portando il made in Italy verso il Nord Europa”, dichiara Riccardo Morelli, presidente di Anita, Confindustria.
Un passo importante, ora attendiamo la Superma Corte – ribadisce Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto – ma occorrerà immediatamente togliere le limitazioni e aprire ad un confronto che porti a soluzioni adeguate che garantiscano il rispetto dell’ambiente e quello della libertà di circolazione”.
“E’ un risultato importante che conferma la solidità delle ragioni poste dall’Italia e dal ministro Matteo Salvini, durante il confronto – sottolinea Alessandro Peron, segretario generale Fiap, Federazione italiana autotrasporto – Tesi e ragioni che la Federazione ha promosso e sostenuto in sede nazionale e internazionale, soprattutto in sede Iru, International road transport union. Ci sono comunque alcuni punti del parere da osservare e chiarire. Rileggeremo con la giusta puntualità tutti gli elementi contenuti nel documento, garantendo il nostro sostegno e la massima collaborazione con il governo e le istituzioni interessate nell’analisi e nelle valutazioni conseguenti”.