02 giugno 2013

Carte fedeltà e prezzi sotto controllo. Tra i banchi di frutta e verdura di Vercelli

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C’è chi abbassa i prezzi, chi punta ancora su mele e arance, chi non lesina degustazioni e, infine, chi si ingegna e si è inventato le carte fedeltà: «Ormai siamo disponibili a tutto pur di vendere frutta e verdura. Chi viene da noi, ogni dieci acquisti, fa la spesa gratis» dichiara Dina Arimatea, una delle fruttivendole del mercato di Piazza Mazzini a Vercelli. È lo spaccato che emerge dall’articolo che lo scorso sabato La Stampa ha dedicato all’andamento delle vendite di frutta e verdura, andando a curiosare tra i banchi di uno dei mercati della città. Le bizze del tempo hanno lasciato i segni su consumi che già la crisi ha notevolmente ridotto. Se Coldiretti da una parte stima che quest’anno avremo il 20% di frutta in meno rispetto al 2012, l’aumento dei prezzi all’ingrosso costringe molti ambulanti a dover necessariamente limare i margini al ribasso.

«Noi abbiamo diminuito i prezzi – commenta un’altra commerciante, Monica Botta -, solo su alcuni prodotti li abbiamo mantenuti stabili. Mettiamo le mele a 1,20 euro al chilo e le paghiamo 80 centesimi all’ingrosso, con borsa in omaggio: il guadagno è ridicolo. Le albicocche “Aurora”, nel 2012, le vendevamo a 6 euro al chilo; quest’anno non ci sono e siamo costretti a vendere un’altra qualità a due euro. E siamo sempre sotto con i guadagni». Difficile anche proporre la frutta di stagione che comincia a colorare i banchi, come i meloni o le prime ciliegie: «ti dicono di no perché fa ancora freddo. Vede queste cassette piene di ciliegie? Se c’era il caldo a quest’ora erano vuote. E neanche con le offerte si riescono a vendere».

Fonto foto: www.forli24ore.it

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