Se puntare all’alta qualità è uno temi principali della visione di Gilberto Minguzzi, amministratore delegato di Terremerse, allo stesso tempo, non è da meno l’importanza della comunicazione, anche se con i piedi ben piantati per terra. “Prima ci devono essere i fondamentali, poi possiamo cominciare a comunicare con forza e verità”. Gran parte dell’offerta di pesche e nettarine, quasi il 50%, è composta da calibri minori: frutta, per altro, che riscuote poco successo, che bisogna vendere sottocosto e che va ingolfare un mercato già in crisi, che fatica a coprire costi di gestione e produzione. “Quando l’incidenza a magazzino sul segmento alto sarà maggiore di quello basso, allora potremo comunicare in modo efficace l’alto di gamma”. Prima, e i tempi non sono ovviamente brevi, bisogna fare scelte agronomiche precise che puntino alla qualità. “Noi abbiamo investito in comunicazione con un frutteto vetrina di 20 ettari, con varietà pregiate per mostrare cosa significa condurre in modo ottimale le piante da frutta”. La GDO vi segue in questa direzione? “GDO è un termine generico e non è tutta uguale: c’è chi sceglie di fidelizzare i clienti puntando sulla sicurezza e sui prodotti del territorio, chi ne fa una questione solo di prezzi”. Quindi? “Noi siamo controcorrente e abbiamo l’ambizione di creare partnership con loro, o quanto meno sinergie sul versante dell'alta qualità”.
07 giugno 2012
Comunicare l’alto di gamma. Prima i fondamentali
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