Novità per le merci che transitano al porto di Napoli. Dal primo febbraio 2023 i container che arrivano nei terminal Conateco, Flavio Gioia e Soteco sono soggetti a un sovrapprezzo di 25 euro per le unità da 20 piedi e di 30 per quelle da 40.
Una decisione che, secondo le società terminaliste, si è resa necessaria per via dell'incremento generalizzato dei costi dovuto prima alla pandemia, poi al conflitto tra Russia e Ucraina.
Pesa il caro energia
Per le suddette società a pesare è soprattutto l'aumento dei costi dell'energia elettrica (+130% rispetto al 2021) e delle altre fonti combustibili (+40% gasolio da autotrazione) nonché l'incremento/adeguamento su base automatica dei canoni concessori. Tale voce, quest'anno, raggiunge un rialzo a doppia cifra pari al 25 per cento.
Le ricadute sulla filiera
Si tratta di extra-costi che la filiera deve assorbire. Non è da escludersi che le società costrette a pagare questi sovrapprezzi possano rivalersi sui propri clienti, generando così nuovi rincari lungo la supply chain.
Il porto di Napoli e il servizio Dragon
Il porto di Napoli è coinvolto in un'altra questione, questa volta positiva. Msc ha annunciato il ritorno, dal mese di marzo, di Dragon, il servizio che mette in relazione i porti asiatici con quelli mediterranei e, dunque, anche italiani.
Nella rotazione di quest'anno è incluso anche il porto di Napoli. Il quale, per la prima volta, sarà raggiungibile, direttamente con una linea, dal Far East.
Resteranno nel servizio anche i porti di Genova, La Spezia e Gioia Tauro.
Con queste modifiche, fa sapere Msc, la rotazione finale di Dragon sarà la seguente: in Cina toccherà i porti di Shanghai, Ningbo, Yantian per poi proseguire al porto di Singapore. In Israele farà scalo a Ashdod mentre in Italia si ferma a Napoli, La Spezia, Genova, Gioia Tauro. In Francia si fermerà a Fos sur Mer, in Arabia Saudita King Abdullah, per poi approdare nuovamente a Singapore e Shanghai.
La prima partenza è programmata da Shanghai per il prossimo 15 marzo.