Non importa quale strada si scelga. Come aveva anticipato myfruit.it, nel 2024 i costi della logistica, complici le più svariate situazioni, aumenteranno. A preoccupare sono in primis i trasporti interni, soprattutto nel periodo in cui entra a pieno ritmo la commercializzazione degli agrumi. Le notizie che arrivano dalla Sicilia non sono confortanti.
Sicilia: dal primo gennaio aumenti
“Per gli autotrasportatori siciliani dal primo gennaio 2024 partono gli aumenti sui traghettamenti a corto e lungo raggio nel Mediterraneo, come da comunicazioni inviate loro dagli armatori – rileva Salvatore Bella, presidente di Aitras (Associazione italiana trasportatori) – L’aumento previsto è di oltre 260 euro a tratta ed è dovuto all’adeguamento della Direttiva Ue cosiddetta Ets, una tassa che paga chi inquina e che gli armatori ribaltano agli autotrasportatori. Questo aumento non solo mette in seria difficoltà le imprese di autotrasporto, ma rischia di non fare decollare le autostrade del mare che sono state incentivate con il contributo Sea modal shift in partenza dal 7 dicembre di quest’anno”.
Il contributo per chi sceglie il trasporto combinato strada-mare, infatti, non solo viene annullato dall’Ets, ma non risulta sufficiente a coprire l’intero aumento.
“Finta partenza quindi per il combinato strada-mare, si torna al tutto strada – conclude il presidente – con buona pace dell’inquinamento e del traffico su strade e autostrade”.
Cargo aereo, crescono tariffe e volumi
Aumenti anche sul fronte cargo aereo. Nella 48esima settimana del 2023 il trasporto aereo delle merci mostra, secondo le rilevazioni di WorldAcd market data, un aumento sia dei volumi trasportati (+2%), sia delle tariffe (+1%). L’incremento si fa notare soprattutto lungo le rotte verso il Nord America e l’Europa, mentre un decremento si rileva nell’Asia Pacifico.
Se però si considerano le ultime due settimane, dunque la 47 e la 48, il tonnellaggio complessivo risulta in calo dell’1%, mentre le tariffe medie globali sono aumentate del 5% a fronte di un leggero calo della capacità di carico (-1%).
Se si confronta il periodo con lo stesso dell’anno precedente, si evidenzia una capacità complessiva del +15% , mentre le tariffe medie restano inferiori del 19%, con una media di 2,60 dollari al chilo nella 48a settimana.
Trasporto marittimo, pesa Gaza
Sul fronte del trasporto marittimo, come spiegato da myfruit.it nei giorni scorsi, pesa la guerra a Gaza.
L’invasione della e le sue conseguenze sull’intera area mediorientale stanno aumentando i rischi per la navigazione commerciale e di conseguenza le assicurazioni aumentano i premi e alcune compagnie marittime applicano uno specifico sovrapprezzo. Come nel caso di Maersk, che lo scorso 7 dicembre 2023 ha annunciato l’Emergency risk surcharge per le navi dirette verso Israele, spiegando che “verrà applicato alle merci importate da Israele per le prenotazioni con una Price calculation date dall’8 gennaio 2024 fino a nuovo avviso”.
L’importo di tale sovrapprezzo sarà di 50 dollari per i container da 20 piedi e di 100 dollari per quelli da 40 e 45 piedi. Nella nota, Maersk ha concluso: “Quando i premi torneranno ai livelli precedenti, il sovrapprezzo verrà ritirato”.