Frutta a guscio ed essiccata

04 settembre 2024

Cresce l'interesse per il carrubo, resistente e salutare

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Cresce l'interesse dei consumatori e del mercato verso il carrubo, leguminosa della tradizione mediterranea che è oggi protagonista di una riscoperta. Le sue caratteristiche infatti lo rendono interessante alla luce delle esigenze moderne: non richiede molte risorse idriche, è resistente e a basso impatto ambientale. Viene inoltre considerato un buon sostituto della polvere di cacao, in quanto ricco di fibre, ma povero di grassi e privo di caffeina.

Complici i cambiamenti climatici in atto, anche l'industria di trasformazione lo monitora con grande interesse. La passione del mercato verso i prodotti più naturali e i cibi dimenticati spinge la domanda che però non trova un'offerta adeguata, perché il prodotto scarseggia. 

E intanto le quotazioni continuano a salire per le farine di carrubo, dal colore marrone scuro e dal sapore leggermente dolce, spinte anche dall'impennata dei prezzi del cacao, di cui appunto sono un eccellente surrogato. 

Senza sostanza chimiche e zuccheri aggiunti e 100% biologici, questi prodotti potrebbero rappresentare una valida alternativa a dolci, torte, biscotti, creme e budini, ma anche ai derivati della panificazione e della pastificazione.

L'Italia produce 35mila tonnellate di carrube in media l'anno, il cui epicentro è in Sicilia e in parte in Puglia. A livello mondiale gli ettari coltivati sono circa 200mila, di cui 148mila solo in Europa tra Spagna, Italia, Portogallo e Grecia, che rappresentano circa il 70% della produzione mondiale. 

Dal punto di vista agronomico, la pianta riesce a sopravvivere anche a lunghi periodi con ridotte disponibilità idriche, restando sempre produttiva. E' molto resistente al caldo ma anche ai parassiti e ha bisogno di poche cure perché è estremamente rustica. 

Inoltre, è una coltura sostenibile, che contribuisce alla conservazione del territorio e alla biodiversità. Una pianta adulta, che può vivere più di 100 anni, può produrre da 50 a 100 kg di carrube l'anno e fruttificare dopo sei o sette anni.

Fiorisce da agosto  a novembre. A occuparsi dell'impollinazione sono le api, gli altri insetti e il vento.


Fonte: Ansa

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