Un consumo "ragionevole" di pistacchi contribuisce a controllare il livello della glicemia nel sangue e non fa nemmeno ingrassare. E’ questo uno dei temi centrali sviluppati dall’ampio servizio che il Corriere della Sera ha dedicato domenica scorsa proprio al mondo dei pistacchi. Il principale quotidiano italiano ha a sua volta ripreso i risultati di una ricerca pubblicata dalla rivista scientifica Nutrition Reviews. “L’aspetto più nuovo – scrive il Corriere – riguarda non tanto i possibili vantaggi sul fronte cardiovascolare (di cui si parla spesso in relazione alla frutta secca a guscio) e neppure per il controllo del peso (se i pistacchi vengono consumati in porzioni ragionevoli, al posto di altri snack ricchi di carboidrati raffinati), quanto l’aiuto che i pistacchi – e in generale la frutta oleosa – potrebbero rappresentare per il controllo della glicemia. Sempre al Corriere, la Dr.ssa Donatella Caruso, professore di biochimica all’Università degli Studi di Milano, avverte: “Non bisogna però dimenticare che la frutta secca oleosa, che contiene peculiari antiossidanti e acidi grassi particolarmente efficaci contro le malattie cardiovascolari, ha un elevato contenuto energetico. Perciò il suo consumo deve essere ragionevole e le calorie della frutta secca devono “sostituire” quelle apportate da altri componenti della dieta”. Qual è infine il momento migliore della giornata per consumare pistacchi? Secondo il servizio del Corriere, rimane il “fuori pasto”, per arrivare al pranzo o alla cena con un maggiore senso di sazietà.
02 maggio 2012
Dai pistacchi un aiuto per il livello di glicemia
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