08 agosto 2013

Decreto Fare. Gli agricoltori diventano commercianti

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Mercoledì 7 agosto Palazzo Madama ha dato il via libera al “decreto Fare” che ora passa alla Camera per l’approvazione definitiva. Tra i provvedimenti c’è anche l’ok definitivo ad un emendamento che non solo consente il consumo immediato dei prodotti agricoli presso le aziende produttrici, ma anche la loro vendita. Quindi anche gli agricoltori potranno in futuro svolgere l’attività di vendita direttamente ai consumatori, dei propri prodotti, ma anche di quelli acquistati da altri. Insomma, di fatto un’azienda agricola può diventare un soggetto simile in tutto e per tutto a quello di un commerciante, per esempio di un negozio di frutta e verdura.

A questo riguardo, a luglio di quest’anno, proprio un fruttivendolo (Marco Venturelli di Castelnuovo Rangone) ci aveva esposto il suo parere sulla possibilità da parte delle aziende agricole di poter entrare in concorrenza con la sua attività, confidandoci come fosse più preoccupato dell’attività di vendita delle aziende agricole vicine al suo negozio piuttosto che della massiccia presenza della Gdo.

Non sono ovviamente mancate le critiche, in particolare da parte di Confcommercio che in una nota ha parlato di violazione della concorrenza e ha invocato l’eliminazione della norma in questione. Secondo la Confederazione, che associa più di 700mila imprese in Italia, questa concessione al mondo agricolo rappresenta: «un inaccettabile e ingiustificato vantaggio per le imprese agricole alle quali, di fatto, viene consentita la possibilità di svolgere una vera e propria attività di intermediazione commerciale senza dover sottostare agli obblighi e alle regole che si applicano invece agli altri operatori economici, e, per di più, in deroga a qualsiasi norma relativa alla destinazione urbanistica della zona e alla destinazione d'uso dei locali in cui viene svolta».

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