L’Italia è uno dei Paesi europei con il maggior numero di persone che hanno acquistato food online almeno una volta, ma con il minor numero di persone che acquistano food online regolarmente.
Su questa premessa si fondano le basi di e-commerce food conference, l’appuntamento voluto da e-commerce school che si terrà a Bologna, da Fico, il 22 e il 23 febbraio.
“Senza dubbio l’Italia è un Paese geograficamente complesso da servire in termini logistici. Senza dubbio siamo culturalmente attaccati alle esperienze di acquisto tradizionali – spiega Marco Biasin – Ma osservo i numeri in maniera critica tutti i giorni e sono convinto che il livello di servizio erogato dall’offerta (venditori online) non soddisfi le esigenze della domanda (clienti, che essi siano b2c o b2b). Molto spesso chi compra online vive un’esperienza in cui qualcosa non funziona. Può essere che l’e-commerce non accetti quella carta di credito, che i prodotti ordinati non ci siano, che la consegna arrivi in ritardo, che manchino informazioni necessarie alla vendita, e molto altro. Sono fattori che dissuadono il cliente dal tornare, che è ciò a cui tutti dovremmo puntare. Poche scuse: dobbiamo migliorare la qualità con cui vendiamo food online. È questo il motivo per cui esiste questo evento. È il motivo per cui sei qui oggi, per far parte di coloro che faranno decollare il food online, specialmente quello italiano, in tutto il mondo. Per fare e-commerce non serve fare magie, serve fare le cose giuste, nel modo giusto”.
Fonte: ecommerceschool
