Il presidente russo Vladimir Putin ha prorogato di un anno le sanzioni che vietano l'importazione di determinati prodotti agroalimentari dall'Unione europea, dagli Stati Uniti e da altri paesi occidentali. Le sanzioni saranno in vigore almeno fino alla fine del 2022.
Una misura attesa, dopo che – lo scorso giugno – il Consiglio dell'Ue aveva esteso fino al 31 gennaio 2022 le sanzioni settoriali applicate nell'agosto 2014.
Il divieto russo sui prodotti alimentari dell'Ue, tra cui frutta e verdura fresca, è stato deciso da Putin con il decreto n. 778 del 7 agosto 2014 e, dopo più di sette anni, le conseguenze si fanno ancora sentire. Anche se nei primi anni la Commissione europea ha cercato di compensare i danni causati, il settore continua a soffrire per la chiusura di quello che era il suo principale mercato extra-Ue.
Negli ultimi sette anni le esportazioni agroalimentari made in Italy nella Federazione Russa hanno perso 1,4 miliardi a causa dell’embargo che tuttora colpisce una importante lista di prodotti europei con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce.